Tornano i comitati, pronte nuove inziative
"Uscire dalla rete". È questo lo slogan dei membri del Coreri (Coordinamento Regionale Rifiuti Campania). Dal maggio del 2008, in piena emergenza rifiuti, il coordinamento si occupa di mettere in contatto e gestire le relazioni tra comitati cittadini e libere associazioni che si impegnano ad affrontare giorno per giorno la salvaguardia dell'ambiente campano. In particolare, nella giornata di ieri, il Coreri ha promosso un'assemblea pubblica plenaria nella quale si è tracciato un resoconto delle attività svolte negli ultimi due anni e stabilito il campo d'azione delle prossime iniziative. L'assemblea, che si è tenuta nel centro storico di Napoli, presso la Sala Maria Cristina della Basilica di Santa Chiara, ha visto l'alternarsi al microfono di diversi referenti locali del Coordinamento, che hanno esposto alcune problematiche legate al territorio campano e proposto nuovi spunti di riflessione. "Siamo molto soddisfatti - spiega Elena Vellusi, coreferente regionale del Coreri - del lavoro che abbiamo svolto in questi due anni. Oggi coordiniamo oltre 70 associazioni libere di cittadini in tutto il territorio campano. Il nostro motto è uscire dalla rete perché soltanto attraverso l'unione delle forze e degli intenti si può risolvere il problema dell'errata gestione dei rifiuti urbani e dello sversamento illegale di rifiuti tossici in Campania". Vittorio Moccia, referente regionale del Coordinamento, ha tracciato le linee quida che oggi animano l'associazione: "L'estensione regionale dell'organizzazione ci permette di compiere azioni coerenti su larga scala. Il nostro procedimento si basa innanzitutto sull'individuazione delle cause del problema e, una volta accertate, elaboriamo iniziative che possano portare ad una sua risoluzione". Ad occuparsi nel dettaglio delle strategie da assumere è una commissione giuridico-scientifica composta da esperti cli ogni campo, tra i quali spiccano Alberto Lucarelli e Franco Ortolani, due docenti ordinari dell'Università Federico II che insegnano rispettivamente Diritto Costituzionale e Geologia. L'emergenza rifiuti, secondo i membri del Coreri, non è mai terminata: "Ancora oggi - conclude Moccia - la maggior parte degli impianti di compostaggio in Campania non è capace di praticare il conferimento dell'umido. Gli impianti di Cdr funzionano male, come dimostrato dalle tante ecoballe da smaltire e soltanto il 20% dei rifiuti campani è derivato della raccolta differenziata. Per salvaguardare l'ambiente campano c'è ancora tanta strada da fare".