Capua

Fuoco ai cassonetti, danni agli edifici

Due episodi in pochi giorni
Le fiamme rovinano gli esterni di una boutique e di un palazzo
6 giugno 2010 - Giulio Sferragatta
Fonte: Il Mattino Caserta

Capua. Mentre infuria la polemica a Capua sull'adeguatezza, la funzionalità e l'efficacia degli apparati di videosorveglianza, fortemente voluti dall'attuale amministrazione comunale per prevenire episodi di microcriminalità in una prospettiva di maggiore controllo del territorio, la città si è ieri risvegliata, purtroppo, con l'ennesimo raid vandalico, che ha colpito uno dei vicoli più antichi del centro storico. All'angolo tra via Francesco Granata e via Duomo, nei pressi del porticato che conduce direttamente in Piazza dei Giudici, ha preso fuoco - durante la notte - un bidone dei rifiuti adagiato a un muro di un palazzo di recente restaurazione. Le fiamme, alimentate da leggere folate di vento, hanno deformato il cassonetto e ridotto in cenere l'intero suo contenuto. L'intenso odore acre, sprigionato da un fumo intenso subito percettibile anche a diversi metri di distanza, ha attirato l'attenzione di alcuni residenti, che hanno immediatamente segnalato l'accaduto ai centralini del 115. Sul posto è giunta una squadra dei vigili del fuoco, che ha avuto ben presto ragione delle fiamme. Nonostante il tempestivo intervento dei pompieri, sono rimasti comunque danneggiati parte del rivestimento granitico alla base dell'edificio, l'intonaco ed alcune basole. L'ipotesi di un evento accidentale non sembra, tuttavia, convincere nessuno. Il rogo potrebbe, invece, essere opera di qualche banda di teppisti, se non di qualche solerte cittadino non contento della sistemazione del cassonetto nei pressi della propria abitazione. Proprio alcuni giorni fa e a soli due metri di distanza un bidone delle stesse dimensioni è stato dato alle fiamme con analoghe modalità. Nell'occasione, l'incendio procurò ingenti danni alla saracinesca di una boutique, ma l'ipotesi di un atto vandalico prevalse subito su quella di una rivendicazione a scopo estorsivo. Nel frattempo, i controlli dei carabinieri e degli agenti del locale Comando di polizia municipale sono sempre più pressanti. I due incendi, ai quali si aggiungono anche altri roghi dalla misteriosa matrice, sono probabilmente riconducibili alla mano di un unico autore, forse una banda di teppisti. Nel territorio di Capua, soprattutto nella zona del Rione Madonna delle Grazie, sono insediate comunità di rom che, soprattutto nelle ore notturne, rovistano tra i cassonetti in cerca di vestiti, avanzi alimentari e oggetti di ogni genere. Alloggiano in gran parte negli appartamenti demaniali dell'Ex Campo Profughi, un complesso da anni abbandonato al degrado ed all'incuria dei suoi abitanti. Oltre ai due incendi dolosi, nelle ultime settimane si sono registrati anche diversi furti ai danni di due tabaccherie e di un bar. Specularmente cresce anche il numero degli arresti messi a segno dalle forze dell'ordine, soprattutto tra i residenti dell'ex Caps. Circostanza, questa, che dovrebbe suggerire una più immediata destinazione dell'area .

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