Aumenti tarsu, dal Pd affondo su Corso Trieste
La nomina degli assessori e, ieri, l’assegnazione delle deleghe da parte del numero uno di corso Trieste: due step separati per il presidente della Provincia Domenico Zinzi che dopo le prime critiche da parte dell’opposizione ha fatto registrare anche l’addio alla maggioranza da parte del consigliere provinciale dell’Udeur, Angelo Brancaccio. Quest’ultimo ieri è passato di nuovo all’attacco in occasione della prima giunta e dell’assegnazione degli incarichi. Ma a tenere banco nell’opposizione è anche la questione rifiuti con il nuovo prospetto degli aumenti Tarsu stabiliti dalla Provincia e comunicati ai Comuni. Tema quest’ultimo su cui il Pd ha avviato una campagna di informazione e di sensibilizzazione in relazione ai nuovi costi dello smaltimento dei rifiuti «che non terrebbero neppure conto di quelle poche amministrazioni virtuose che si sono impegnate nella raccolta differenziata e nella gestione autonoma del servizio». Ma i primi strali arrivano da Brancaccio: dapprima alleato di Zinzi ed eletto nella coalizione di centrodestra, Brancaccio ha poi assunto una posizione sempre più critica fino a passare all’opposizione: «Ancora una falsa partenza per il presidente della Provincia Zinzi - ha detto ieri - viste le tensioni che si sono registrate in occasione dei lavori della prima giunta». Per il commissario dell’Udeur «era inevitabile che vi fossero problemi anche in una seduta di semplice insediamento, visto che questa giunta nasce senza un metodo e senza un confronto politico; non capisco come il presidente possa sperare di risolvere gli innumerevoli problemi che ha il territorio con queste premesse». Il commissario provinciale del Campanile ha poi sottolineato come, «al peccato originale dell’assenza di un metodo politico, la giunta targata Zinzi sconti un altro problema, forse ancor più grave: siamo di fronte a un esecutivo e a un presidente part-time: non mi risulta né che Zinzi si sia dimesso da parlamentare, né che i professori abbiano intenzione di mettersi in aspettativa per dedicarsi a tempo pieno all’amministrazione. E dire che Zinzi ha posto il veto sull’ingresso in giunta dei sindaci, perché non sarebbero stati a piena disposizione della Provincia, con l’unico risultato di rinunciare ad un bagaglio di esperienza e di concretezza amministrativa indispensabile ad un territorio come il nostro». Brancaccio ha poi continuato: «È evidente che questa scelta nasce solo dall’esigenza di trovare un equilibrio all’interno del suo partito per stoppare le aspettative legittime di qualche sindaco». L’attacco di Brancaccio non si ferma al metodo utilizzato per individuare gli assessori ed assegnare le deleghe ma è entrato anche nel merito degli atti amministrativi approvati in giunta. Sui primi provvedimenti della giunta accuse anche dal Pd provinciale: lo spunto arriva da parte delle sezioni della provincia. «Zinzi ha aumentato i costi della trasferenza in capo ai Comuni. Di conseguenza, il Comune di San Marco si vedrà costretto, conti alla mano e vista la legge del governo che impone il pareggio entrate/uscite, ad aumentare la Tarsu del 30 per cento». E un cartellone polemico: «Il primo miracolo del centrodestra: aumenta la Tarsu».