Tarsu, così la stangata si abbatte sui Comuni

Dal 40% di aumenti a Scafati, al 100% di Cava. La tassa invariata dove era cresciuta nel 2009
6 giugno 2010
Fonte: Il Mattino Salerno

La stangata della tassa sui rifiuti si abbatte sui Comuni del salernitano. Non solo il capoluogo dove venerdì è stato stabilito l’aumento del 25%, l’incremento tocca l’intero territorio. Con il caso-limite di Scafati, che tocca il +40% e, dall’altra parte, il costo invariato nei Comuni che già avevano pesantemente colpito i contribuenti lo scorso anno. Unica isola felice sembra essere Pagani. A Salerno il boom della Tarsu è da ko per i contribuenti con l’incremento del 25%, dopo altri rincari negli anni passati. Le cose tuttavia non stanno in maniera diversa in gran parte dei Comuni della provincia. A cominciare da Mercato San Severino del sindaco, e oggi assessore regionale, Giovanni Romano: la città della Valle dell’Irno prima ad avviare la raccolta differenziata è costretta a un rincaro del 20%. Decisione dovuta anche al fatto che per quattro anni la tariffa è stata bloccata. L’obiettivo dell’amministrazione è di portare la raccolta differenziata dal 67 al 70% per neutralizzare gli effetti dei rincari visto che a San Severino è in vigore da anni la tariffa, non la tassa. È tuttavia a Scafati che la Tarsu si impenna letteralmente aumentando del 40%. «La Provincia non ha fatto differenze tra i Comuni che riciclano e quelli che non fanno la raccolta differenziata - dice il vicesindaco Giacinto Grandito - Inoltre incide il passaggio dall’attuale tassa alla tariffa (la Tia) e, di conseguenza, il pagamento dell'Iva sarà a totale carico del contribuente, a differenza di ora, dove una parte del costo è addebitato all'Ente». Continuando sulla scia dei rincari nei maggiori Comuni, entra in classifica Eboli con il +15%. «In giunta abbiamo approvato un nuovo regolamento della Tarsu - annuncia il sindaco Martino Melchionda - Chi produce più rifiuti, pagherà di più. Chi ne produce meno, avrà sconti considerevoli. Nel calcolo delle tariffe terremo conto delle famiglie con poche persone. I cittadini saranno incentivati ad utilizzare di più l’isola ecologica producendo meno rifiuti». In altri centri la tassa è rimasta invariata, ma solo perché l’anno scorso ci sono stati rincari significativi. Così a Nocera Inferiore, dove nel 2009 già c’era stato un incremento del 20%. «Nessun ulteriore aggravio - dice l’assessore al Bilancio Antonio Cesarano - Certo con il passaggio dei poteri alla Provincia c’è un rincaro che colpisce soprattutto i Comuni più virtuosi». Stesso discorso a Nocera Superiore, dove l’anno scorso la tassa è aumentata di un quarto, e a Vallo della Lucania dove il consiglio comunale si appresta a votare il bilancio in cui non si segnalano aggravi della tassa dopo il +10% con cui nel 2009 si è coperto l’intero costo del servizio. A Battipaglia Giovanni Santomauro ha agito diversamente: per non toccare le tasse è intervenuto su un costo strutturale sdoppiando la società Alba Nuova che si occupa del servizio. In questo modo, secondo il sindaco, si dovrebbero ottenere risparmi tali da lasciare le tariffe invariate. Isola felice in questo panorama è Pagani. «I cittadini paganesi possono stare tranquilli - ha dichiarato l’assessore al Bilancio Vincenzo Campitiello - Dall'anno prossimo il servizio subirà un ribasso di 700mila euro perché la Tia non sarà più assoggettabile all'Iva con notevole risparmio per l'utenza. (Gianpaolo Ricca, Francesco Faenza, Flavia Faiella, Francesco Pepe, Elisabetta Manganiello, Algia Testa, Giovanna Fasanino, Rita Trapanese).

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