Rifiuti e consulenze, sprecati ottanta milioni
Non solo un mega-spreco da 80 milioni di euro nella spesa pubblica di Salerno e provincia nell'arco di un anno e 98 persone denunciate alla Procura della Corte dei Conti, ma è stata scoperta anche una maxi frode di un milione di euro in relazione all'utilizzo dei fondi strutturali da parte delle imprese. Ci sono poi un milione e 800mila euro di frodi al bilancio nazionale e degli enti locali. E ancora 100 persone denunciate per reati contro la pubblica amministrazione. È questo l'allarmante bilancio di un solo anno, dal maggio 2009 al maggio 2010, di attività della sezione Tributaria della Guardia di Finanza, diretta dal tenente colonnello Francesco Mazzotta (nel riquadro a sinistra). E mentre si parla di sacrifici e di manovra correttiva per fronteggiare la crisi. Nel Salernitano gli sperperi raggiungono cifre da capogiro. In quella voragine di oltre 80 milioni di euro nell'ambito della spesa pubblica in ambito provinciale i finanzieri hanno scoperto ben 36 milioni di euro illecitamente impiegati nel solo ciclo dei rifiuti. Due le principali voci degli sperperi in tale ambito, assunzioni clientelari di personale, che poi di fatto non viene utilizzato e la realizzazione di impianti, prospettati come indispensabili e invece rimasti incompiuti. Una ventina di milioni di euro rappresentano l'altro sperpero nell'ambito degli enti locali tra consulenze attribuite al di fuori dei casi consentiti dalla legge, mancata riscossione degli oneri concessori e di imposte cadute in prescrizione. E altri in altri 30 milioni di euro si quantificano gli sprechi in materia sanitaria. I fondi strutturali, quegli aiuti comunitari preziosi soprattutto in tempi di crisi vengono sempre più spesso utilizzati in maniera illegittima dalle imprese del settore industriale, commerciale e artigianale. Così in molti casi anzichè accedere ai quei finanziamenti per rilanciare l'attività imprenditoriale, in molti se ne servono per mettere a segno truffe, con un conseguente danno per coloro che invece operano nella legalità. In maggioranza sono i contributi erogati in base alla legge 488 del 1992 ad essere utilizzati in maniera fraudolenta. Si tratta di finanziamenti concessi in relazione a specifici progetti per realizzare l'ampliamento dell'attività imprenditoriale o per l'acquisto di macchinari. I militari della Tributaria hanno scoperto in quest'ultimo anno una serie di truffe realizzate o mediante la distrazione delle somme erogate oppure attraverso la simulazione di aver attuato i contenuti dei progetti presentati ed approvati. Macchinari vecchi fatti passare per nuovi, ammodernamenti programmati e rimasti lettera morta, la casistica dell'illecito è ampia con l'unico comune denominatore di mettere a segno frodi e incassare illegittimamente consistenti cifre di finanziamenti. C'è poi l'ampio settore della formazione, finanziata con contributi europei che sulla carta rappresenta lo strumento principale di preparazione all'ingresso nel mercato del lavoro, di fatto per molti costituisce l'opportunità per incassare danaro senza garantire l'obiettivo formativo e le assunzioni programmate. E così corsi di formazione, finalizzati alle assunzioni finanziati a livello comunitario, in realtà al termine non assicurano l'occupazione ai partecipanti. Passando al binalcio nazionale e degli enti locali oltre alla frode di un milione e 800 mila euro sono stati verbalizzati 550 soggetti e 542 sono state le persone denununciate all'autorità giudiziaria. Si è proceduto anche al sequestro di beni e somme di danaro pari a un milione e 400mila euro.