I rifiuti, la polemica Il provvedimento che dispone i rincari varato ieri a Palazzo di Città

Tarsu, ecco la stangata: l'aumento è del 25%

Picarone: costretti da Provincia e Governo, celano: il comune scarica su altri colpe proprie
5 giugno 2010 - Gianluca Sollazzo
Fonte: Il Mattino Salerno

E' ufficiale l'arrivo della stangata sulla Tarsu. Un aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani pari al 25% è stato stabilito ieri in una delibera comunale. Alla fine arriva la mazzata che un po' tutti i contribuenti si attendevano. A pesare, secondo Palazzo di Città, sul rincaro della tassa la decisione del Governo di rimodulare le competenze in tema di gestione dei rifiuti passata nelle mani delle Province. Da ricordare che la Tarsu continuerà ad essere riscossa, almeno per un altro anno, dalle amministrazioni comunali. Ma con un unico aggravio, secondo il Comune: la cessione proprio alla Provincia delle quote relative al trattamento dell'immondizia. «Questo aumento non è altro che la diretta conseguenza dell'introduzione della tariffa della Provincia in materia di trasferenza e smaltimento dei rifiuti indifferenziati in discarica», fa sapere l'assessore comunale al Bilancio, Franco Picarone, che, nell'inquadrare il rincaro del 25% della Tarsu tuona contro la Provincia e il Governo. «Siamo di fronte a un pesante incentivo a non fare la raccolta differenziata, una vera e propria penalizzazione posta sul cammino di quei comuni virtuosi, come Salerno, che - osserva Picarone - hanno raccolto successi proprio nella differenziata. Sappiamo che a pagare sono sempre i contribuenti ma non dipende da noi, tutto è ascrivibile al ruolo che ha attualmente acquisito la Provincia tramite il Governo». Proprio a fine marzo l'amministrazione provinciale di Salerno ha fissato la tariffa per il trasferimento ed il deposito dei rifiuti in discarica a 125 euro a tonnellata, cui va aggiunto il 10% dell'Iva. Intanto sono venuti meno i contributi governativi di 40 euro a tonnellata per la frazione organica e di duemila euro mensili per ciascun dipendente assunto dal bando regionale. Senza dimenticare la decurtazione del finanziamento regionale per le isole ecologiche. «Siamo di fronte agli effetti del decreto legislativo 195/2009, che ha dichiarato cessato in maniera illusoria lo stato di emergenza in Campania sul fronte rifiuti, pur essendo in assenza di soluzioni strutturali a livello di impianti per il trattamento del ciclo dei rifiuti», chiude Picarone. Sul rincaro della Tarsu pari al 25% come stabilito dalla delibera comunale di giunta di ieri, interviene Roberto Celano, capogruppo del Pdl in consiglio comunale e presidente di Ecoambiente, la società provinciale per la gestione dei rifiuti. «La posizione del Comune è poco oggettiva e scarica su altri enti responsabilità proprie», attacca senza mezzi termini Celano. «La riduzione della Tarsu passa inevitabilmente per la riduzione degli sprechi - dice - è paradossale che il Comune di Salerno abbia apportato uno degli aumenti più alti in Italia della Tarsu che si attesta sul 25%. Basti pensare a Cava de’ Tirreni dove l'aumento ammonta solo al 10%». Proprio a Cava il consiglio comunale ha approvato all'unanimità, giovedì scorso, un ordine del giorno da inviare alla Provincia nel quale si chiede che vengano apportate riduzioni sulla base di una tariffa adeguata a realtà in cui è alta la raccolta differenziata. Che sia questa una strada da aprire anche nel capoluogo? «Si può considerare ma è difficile da attuare - risponde Celano - ci sono situazioni che vanno valutate e concordate». Una secondo il capogruppo del Pdl è riferibile al fatto che «a Salerno si utilizza un meccanismo che può essere anche efficace sul piano della differenziata ma che non è efficiente in termini di bilancio perché costa troppo». «Non si può pretendere di far pagare ai contribuenti l'incapacità di una classe dirigente che per quindici anni non è stata capace di creare impianti per lo smaltimento, come quello di compostaggio che spero sia aperto per settembre», taglia corto Celano. Secca la risposta dell'assessore comunale all'ambiente, Gerardo Calabrese. «Si tratta di accuse infondate - replica - a settembre l'impianto di compostaggio di Ostaglio sarà già collaudato e nell'arco di un anno, con la messa a regime, ci consentirà di contenere la Tarsu grazie al trattamento della frazione organica per almeno 40 mila tonnellate facendoci risparmiare così sulle 170 euro a tonnellate per il trattamento che stiamo sostenendo».

Powered by PhPeace 2.6.4