Tarsu troppo alta, no dei comuni
Santa Maria La Fossa. La decisione di alzare i costi per lo smaltimento dei rifiuti, in via provvisoria e sperimentale per l'anno 2010, presa dal presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, non ha accolto il favore degli amministratori locali. «Ci opporremo a questo provvedimento - ha commentato il sindaco di Santa Maria La Fossa, Antonio Papa - visto che ritengo che l'organo competente ad emettere il provvedimento sia la giunta e non il presidente della provincia». Sulla linea della contestazione del provvedimento anche il sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, che invoca una «consultazione dei sindaci che subiranno rincari del 40% da riversare nelle tasche dei cittadini». Gli amministratori locali sono decisi a ricorrere ad ogni mezzo possibile per cambiare lo stato della cose. Una delle soluzione può essere quella di «ricorrere al tribunale amministrativo della Campania, vedremo nei prossimi giorni cosa fare». «Sinceramente non capiamo da dove possa uscire la cifra dei 138 euro per tonnellata, visto che a Napoli e provincia l'aumento previsto è passato dagli iniziali 62 a 104 euro». La reazione del sindaco e di tutta la giunta di Santa Maria la Fossa si basa soprattutto sul fatto che l'aumento venga previsto in maniera indiscriminata anche per quei comuni che fino ad ora hanno avuto percentuali molto alto di raccolta differenziata un parametro, che secondo l'esecutivo di Santa Maria la Fossa, dovrebbe andare «a premiare il Comune. Facendo valere la legge che più Comuni adottano la differenziata e meno si andrà a pagare. Cosa che succede già a Napoli». «Da un primo conteggio - ammette l'assessore al Bilancio Salvatore Russo - abbiamo calcolato che i costi per lo smaltimento dei rifiuti aumenteranno di circa 35 mila euro da spalmare poi sui contribuenti».