Mirabella, la frana nel centro storico causata da una condotta idrica rotta
È una copiosa perdita alla condotta idrica la causa del misterioso cedimento nel centro storico di Mirabella Eclano. Gli esperti lo avevano già ipotizzato nelle settimane passate, e adesso c'è anche la conferma tecnica ufficiale. Individuata allora l'origine del fenomeno che ha destato forti preoccupazioni tra la popolazione locale. Bisogna solo procedere nei prossimi giorni a drenare l'acqua che ristagna nel sottosuolo. Mentre un'impresa ha provveduto a mettere in sicurezza il perimetro interessato al dissesto idrogeologico sarà una gravosa impresa per l'amministrazione eclanese reperire i fondi necessari per risolvere l'increscioso quanto costoso inconveniente. I tagli imposti poi dalla Finanziaria hanno colpito duramente la cittadina della media valle del Calore che si è piazzata al sesto posto tra i comuni italiani più esposti alla politica di rigore imposta di recente dalla nuova manovra governativa. «Noi ci siamo adoperati a collaborare attivamente con l'attuale maggioranza - spiega l'ingegnere Ugo Sorrentino, capogruppo consiliare dell'opposizione - per fronteggiare e risolvere soprattutto, e in tempi ragionevoli, questo problema che riguarda l'intera comunità. È un problema serio trovare il canale dei finanziamenti per ripristinare l'area, e scongiurare che il fenomeno avanzi o si ripeta. Giorni addietro abbiamo proposto al sindaco di attingere a quei fondi messi a disposizione dal governo Berlusconi e dal Ministero dell'Ambiente dopo le frane che hanno investito dei centri abitati in Calabria e in provincia di Messina». Un suggerimento utile ma chissà se è praticabile. Mano tesa, dunque, della minoranza al primo cittadino Vincenzo Sirignano perchè in casi come questo la collaborazione è preziosa. Resi noti i risultati tecnici dei sondaggi eseguiti nel frattempo è stata anche istituita, a livello comunale, una specifica commissione con lo scopo di monitorare attentamente quanto è accaduto nel borgo antico di Mirabella. I cedimenti e le crepe nell'asfalto, la spaccatura profonda che attraversa il campetto polivalente di via Circumvallazione, attualmente inagibile, e le lesioni in alcune abitazioni private periziate successivamente anche dai vigili del fuoco hanno messo in giro strani sospetti e forti timori sebbene gli amministratori si fossero affrettati a tranquillizzare quanti risiedono nella zona interessata al fenomeno. Un consulente dell'Università degli Studi del Sannio si sta occupando di seguire le procedure tecniche per risolvere definitivamente il problema drenando così l'acqua che ha gonfiato il sottosuolo causando dove cedimenti dove crepe o smottamenti. «È questa, senza dubbio - prosegue sempre Sorrentino -, l'opera che richiede costi notevoli. Ora che è stata scoperta la causa però non c'è altro tempo da perdere. Si deve solamente agire».