Ex Consorzi, nessuna certezza sugli stipendi
Riunione fiume per la vertenza dei dipendenti dei tre Consorzi per i rifiuti che sono da alcuni mesi senza stipendi. Il vertice si è tenuto in prefettura e non ha portato ad una soluzione definitiva della vertenza, ma ha consentito ai rappresentanti di tutte le istituzioni presenti di delineare alcuni itinerari da seguire per puntare a regolarizzare questi 130 dipendenti. Ancora da decidere la data della nuova riunione, perché dipenderà dall’esito di questa ricognizione a livello regionale e nazionale. In particolare i Consorzi dovranno puntare a recuperare le somme ad essi dovute dai vari comuni. Una situazione grave quella dei dipendenti dei tre consorzi sanniti di cui si è fatto carico anche il neo assessore regionale Giovanni Romano, che l’ha definita la più «pesante tra quelle esistenti in Campania nell’ambito dei consorzi». Alla riunione, che è stata presieduta dal prefetto Michele Mazza, hanno preso parte, tra gli altri, il sottosegretario Pasquale Viespoli, il presidente della Provincia Aniello Cimitile, l’assessore provinciale all’Ambiente Gianluca Aceto, i presidenti dei Consorzi. La Provincia, come del resto aveva già spiegato a tale riguardo agli stessi dipendenti e ribadito ieri sera il presidente Cimitile nel corso del suo intervento, si trova nell’impossibilità oggettiva di poter ulteriormente intervenire, dopo aver corrisposto «in via del tutto eccezionale tre mensilità ai lavoratori». Si ricorda che fino al 31 dicembre dello scorso anno per gli stipendi dei dipendenti dei Consorzi rifiuti, i fondi necessari arrivavano appositamente da Roma. Cessata dallo scorso primo gennaio tale erogazione, è rimasto il grave problema di reperire le risorse finanziarie necessarie al pagamento degli operai. Per cercare di trovare una soluzione al problema, proprio presso la Prefettura è stato attivato da alcuni mesi un Tavolo di confronto istituzionale per individuare le possibili soluzioni. Un modo di tenere alta la vigilanza sulla questione da parte delle istituzioni, e nel contempo attivare iniziative di confronto. La riunione convocata ieri sera si inquadra in questa logica. «Non possiamo più anticipare somme perché incorriamo in danni erariali» ha ricordato Aceto. Il Consorzio Bn1 ha pagato gli ultimi stipendi a marzo, il Consorzio Bn3 ad aprile e il Consorzio Bn2 nello scorso mese di maggio. Tra i primi provvedimenti che bisognerà adottare nei prossimi giorni c’e quello di definire l’organico degli addetti ai vari Consorzi per far scattare misure di sostegno per eventuali esuberi. Tra l’altro in una nota i dipendenti del Consorzio Bn1 avanzano una proposta: «L’Asia per effettuare al meglio la raccolta differenziata in tutta la città ha bisogno di altri operatori. Perché gli operatori residenti a Benevento e che sono costretti all’inattività nel consorzi Bn1 e Bn3 non possono essere utilizzati per rendere la nostra città più pulita?».