Riapre la ferrovia, a Montaguto si ricuce l'Italia
C’è una piccola folla di residenti e di tecnici ad accogliere il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, arrivato a Montaguto Scalo con un convoglio ferroviario partito dalla vicina stazione di Savignano. Gli viene tributato un caloroso saluto. È come uscire da un incubo per protezione civile, tecnici delle ferrovie e dell’Anas, amministratori locali, residenti, operatori economici e maestranze. Dall’11 marzo le Ferrovie dello sono state costrette a interrompere i servizi sulla linea Roma-Lecce nel tratto compreso tra Benevento e Foggia, spaccando in due l’Italia. Un mese prima era stata chiusa anche la bretella sulla SS 90 delle Puglie che consentiva i collegamenti automobilistici tra l’Arianese e il Foggiano. Ma da lunedì tornerà tutto regolare, almeno sulla ferrovia. Fino a domenica continueranno, infatti, tra Savignano e Montaguto i collaudi e le operazioni di messa in sicurezza della tratta invasa dalla frana; il giorno dopo i viaggiatori non saranno più costretti a utilizzare i servizi sostitutivi messi in campo dalle Ferrovie. Per l’occasione Bertolaso promette di tornare e probabilmente in compagnia di qualcuno che conta più di lui (il presidente del consiglio Silvio Berlusconi?) . «Tornerò - sostiene - il 7 di giugno e spero che vengano alcune autorità più importanti di me sia dello Stato centrale che delle Regioni, a prendere atto che qui gli italiani hanno fatto una bella cosa. Tutti insieme prenderemo il primo treno passeggeri». Bertolaso, insomma, è davvero soddisfatto e prodigo di elogi per chi si è impegnato in quella che si immaginava fosse solo una scommessa. «L’avevo anticipato che entro la fine di maggio - continua - avremmo completato i lavori per liberare la ferrovia. Ieri è passato il primo treno di prova. Oggi siamo venuti per controllare che tutto fosse stato fatto come avevamo promesso. Transitando con il treno, mi pare che abbiamo dimostrato che la ferrovia è stata ripristinata completamente. Adesso occorre fare quei collaudi e controlli previsti dalle norme di sicurezza. Giustamente ci vorrà solo qualche giorno , ma da lunedì tutto il traffico ferroviario tra Roma e Bari sarà ripristinato». Bene, ma per la Statale delle Puglie? «Stiamo già a buon punto,- prosegue Bertolaso - una parte della bretella è stata finanche liberata; siamo ottimisti, contiamo di arrivare alla fine del mese di giugno con la nuova arteria. Quando prendo un impegno lo mantengo. È noto a tutti: siamo quelli che facciamo le cose, non ci occupiamo delle calunnie, lavoriamo sodo per risolvere i problemi dalle Alpi fino a Lampedusa, passando per quelle che sono le situazioni critiche che possono riguardare le Regioni, le province e i territori che si sono sentiti abbandonati per troppo tempo. Mi pare che abbiamo dimostrato che non lasciamo mai solo nessuno, rispettiamo gli impegni con grande umiltà, ma anche con la determinazione di riuscire a risolvere i problemi. Qui, per esempio, c’è stato un grande lavoro di squadra. Il sistema Paese è di nuovo unito; abbiamo lavorato con l’esercito, con le forze dell’ordine, con i sindaci del territorio, con la Provincia , le due Regioni, le Ferrovie dello Stato, continueremo a lavorare con l'Anas. Nessuno si è tirato indietro, nessuno ha creato ritardi o si è dato degli alibi, ognuno ha lavorato come sapeva fare, giorno e notte». Ma adesso che cosa succede, Bertolaso lascia? «È questo per alcuni il tormentone dell’anno. L'ho detto da più di un anno che nessuno può rimanere in un posto troppo a lungo. L’ho detto in tempi non sospetti, prima del terremoto dell’Aquila; poi ci sono state vicende che stiamo risolvendo. Quando i tempi saranno maturi si vedrà cosa fare». Certo, ci si aspetta anche altro da Bertolaso. «Faremo - conclude Bertolaso - i lavori della statale, ma per il 9 giugno ho convocato a Roma imprenditori e commercianti e quanti in questo periodo hanno subito danni per verificare la possibilità di concedere aiuti. Questa è solo una tappa di un lavoro che continua e che si fermerà solo quando la frana sarà definitivamente messa sotto controllo».