Ferrandelle non riapre Cdr saturo, è allarme

8 maggio 2008 - Franco Agrippa
Fonte: Il Mattino Caserta

È allarme per la raccolta in provincia. Il sito di stoccaggio di Ferrandella nemmeno ieri ha riaperto, nonostante i carabinieri del Noe abbiano liberato l’area dai vincoli di carattere giudiziario; ma prima di poter iniziare a sversare nell’ultima piazzola disponibile bisognerà terminare i collaudi alla luce delle severe prescrizioni imposte dalla magistratura sammaritana, dirette soprattutto a evitare fuoriuscite di percolato. Ferrandella, speravano ieri dal commissariato di governo, potrebbe ritornare attiva nella giornata di domani, quando già il Cdr di Santa Maria Capua Vetere però, potrebbe essersi bloccato. L’altro sito della provincia di Caserta, ieri, era ormai saturo. I funzionari della Fibe dicevano a chiare lettere che oggi le operazioni si bloccheranno: il nodo, comune a tutti i cdr campani, è la frazione organica dei rifiuti. Attualmente non ci sono siti dove smaltire il fos nè dal commissariato per l’emergenza, almeno fino a ieri sera, avevano trovato soluzioni adeguate. Si attendono insomma giorni molto duri con i cumuli destinati a crescere. A Marcianise intanto continuano le polemiche dopo l’ipotesi avanzata dal commissario De Gennaro di allestire nell’area ex Ecobat un sito di stoccaggio proprio per l’umido. «Bisogna scongiurare a tutti i costi l’attivazione del sito ex Ecobat perché Marcianise non può sopportare un altro scempio» tuona il deputato marcianisano dell’Udc Mimì Zinzi, che si fa portavoce di gran parte della città. Il leader centrista, che oggi incontrerà il prefetto Monaco per discutere dell’argomento, non lesina critiche alla triade commissariale che gestisce il Comune di Marcianise dopo lo scioglimento. «La commissione straordinaria - aggiunge - sembra molto distratta sul tema ambientale. I commissari dovrebbero dar retta alle associazioni, alle forze politiche, alla cittadinanza, senza rifiutare ogni contatto con il territorio. Tra l’altro, dall’undici aprile a Marcianise sarebbe dovuta partire la raccolta differenziata, ma sembra che siamo ancora in alto mare». Tornando alla questione dell’ex Ecobat, Zinzi ricorda come l’area requisita dal commissariato per l'emergenza rifiuti nell'ottobre del 2006 è inquinata da metalli pesanti come stabilirono le analisi commissionate da Bertolaso. «Piuttosto che rifiuti - conclude - a Marcianise chiediamo la bonifica dei tanti siti inquinati come l'ex Ecobat e Santa Veneranda, un'altra bomba ecologica».

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