Soa da Pustarza: "Così si rischia l'emergenza"

A Savignano i rifiuti del Salernitano.
Ciasullo: "Non potrà durare a lungo"
1 giugno 2010 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Da alcuni giorni è diventato più intenso e preoccupante il via vai di compattatori diretti alla discarica di Pustarza. Se ne sono accorti soprattutto i residenti nel centro di Savignano e gli automobilisti in transito lungo la SS 90 delle Puglie e la Ciccotonno. Per non parlare degli abitanti di contrada Orneta, in territorio di Ariano, dove si segnalano disagi a non finire. Si è passati, infatti, dal conferimento in discarica di 200-250 tonnellate di rifiuti al giorno a 400. A Pustarza, infatti, vengono sversati non solo i rifiuti della provincia di Avellino, ma anche di una parte di quella di Salerno. La conferma arriva dal sindaco di Savignano, Oreste Ciasullo. «Da quando è stata chiusa la fase dell’emergenza rifiuti, - spiega - la discarica di Pustarza ha accolto quasi sempre i rifiuti provenienti dai comuni irpini. In rare occasioni anche da altrove. Ultimamente, però, a Pustarza è stata assegnata una quota di solidarietà per le difficoltà che si incontrano nel Salernitano. Praticamente si sversa il doppio. Un altro carico di rifiuti va a Sant’Arcangelo Trimonte. Questa situazione, per come ci è stata rappresentata, dovrebbe durare solo poco tempo. Diversamente torneremmo alla fase critica, quando si arrivava a sversare anche mille tonnellate di rifiuti al giorno». Ma è proprio questo che temono in tanti. Preoccupa, infatti, la situazione di Napoli e soprattutto la difficoltà di utilizzare appieno l’impianto di Acerra. C’è chi teme, insomma, che si debba tenere aperta Pustarza prossimamente anche per la quota di solidarietà per Napoli. «È evidente - riprende Ciasullo - che vigileremo affinché questo non accada. Si può concepire un conferimento eccezionale dovuto a difficoltà momentanee di altre aree, ma non a un utilizzo dell’impianto per tutta la Regione Campania. Non è possibile perché si continuerebbe a far transitare troppi mezzi pesanti lungo le strade del paese, con gravi danni per l’ambiente e per la vivibilità della comunità residente; in secondo luogo, si rischia di danneggiare la strada di Ciccotonno che , per la chiusura al traffico al chilometro 43 della statale 90 per la frana di Montaguto, assolve già ad una delicata funzione di valvola di sfogo del transito veicolare. Ed infine, perché, gravare sempre su questo territorio per emergenze di questo tipo? Non va dimenticato, tra l’altro, anche un altro aspetto della questione: Pustarza deve funzionare per la Provincia di Avellino. Guai ad immaginare un suo ulteriore ampliamento. La popolazione non potrebbe mai accettarlo». Anche per queste ragioni da oggi, su disposizione del sindaco, scattano maggiori controlli sui mezzi diretti a Pustarza. Con l’intensificarsi del traffico in discarica ci potrebbe sempre essere qualcuno disposto a non rispettare tutte le norme in materia di chiusura e controllo dei cassoni. Già in troppe occasioni, infatti, i carabinieri sono intervenuti per sanzionare autotrasportatori i cui mezzi perdevano percolano o viaggiavano senza le prescritte autorizzazioni al trattamento dei rifiuti solidi urbani. Come se non bastasse, dagli ambientalisti del territorio viene lanciato un appello affinché si provveda alla bonifica dell’impianto. Le prime due vasche di Pustarza sono sature da qualche mese e necessitano già delle prime operazioni di bonifica e messa in sicurezza. Stesso discorso per l’area un tempo occupata dalla discarica comunale. Attualmente si sta sversando nella terza vasca, mentre c'è ancora qualche lavoro da completare nella quarta, destinata ad accogliere le ultime 250mila tonnellate di rifiuti. La Provincia è intervenuta condizionando l’andamento dei lavori in corso perché ritiene di dover definire meglio la strategia di utilizzo dell'impianto.

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