Lo scontro senza fine e il federalismo municipale
L’inasprimento dello scontro era nell’aria. Ieri ha assunto la materialità di un atto con il quale la partita passa sul tavolo della magistratura amministrativa. Non è una scelta di poco conto quella assunta da Vincenzo De Luca. Dopo mesi trascorsi a sparare a palle incatenate contro l’intero pacchetto normativo che ha segnato i percorsi gestionali e amministrativi della vicenda rifiuti, il sindaco compie un significativo (e politicamente pesante) passo in avanti. Per quello che la momento è dato sapere in ordine al contenuto del ricorso, la convizione di Palazzo di città è che Ecoambiente non possa legittimamente incarnare ruoli e funzioni sulla gestione dei rifiuti che invece dovrebbero fare capo al Comune. È evidente che dalla decisione dei giudici di Largo San Tommaso non deriverà un effetto limitato ad un caso circoscritto. È ragionevole prevedere che da quel pronunciamento - qualunque torsione assumerà - deriveranno effetti sulla ratio che ha ispirato l’edificio normativo sul quale si basa la nuova gestione dei rifiuti sulla base dell’intreccio di legge nazionale e regionale. A buttarla in politica si potrà dire che il sindaco in questo modo tenta di smarcarsi dalla pressione del centrodestra. Varrà anche la pena però immaginare che non poco, per le mani dei giudici, passerà la valutazione su quel federalismo fondato sui municipi non da oggi teorizzato dal primo cittadino di Salerno.