Colpo a sopresa. Il presidente Celano: «Così De Luca impedisce decisioni condivise»

Rifiuti, il Comune ricorre al tar contro Ecoambiente

Palazzo di città contesta ruolo e competenza della società provinciale. Accordo sui 49 operai di Salerno pulita
1 giugno 2010 - Francesco D'Ambrosio
Fonte: Il Mattino Salerno

Proroga fino al 15 giugno del distacco presso Salerno Pulita dei 49 lavoratori del Consorzio già in organico presso la Spa ma «solo per consentire la redazione dell'accordo con contestuale sottoscrizione della relativa convenzione (inviata il 20 maggio, ndr) e solo al fine di evitare il blocco del servizio di raccolta differenziata». Questo quanto il commissario liquidatore del Consorzio di Bacino Sa/2 Giuseppe Corona ha comunicato ieri al presidente di Salerno Pulita Antonio Colombo ed all'assessore municipale Gerardo Calabrese. Alla nota Corona allega relazione dalla quale si evince che «il servizio di raccolta differenziata debba essere svolto unicamente dal Consorzio, così come sanciscono le leggi 87/2007 e 26/2010» e la diffida a Salerno Pulita «a porre in essere atti in contrasto con la normativa vigente e che potrebbero pregiudicare la necessaria riorganizzazione del servizio». Carte bollate a parte (l'atto di Corona va letto come un'apertura che rafforza la certosina opera di mediazione dell'assessore Giovanni Romano), Consorzio e Comune starebbero iniziando a tracciare il percorso per una soluzione indolore: per concretizzarla il Comune dovrebbe riconoscere la paternità del servizio di raccolta differenziata in capo al Consorzio e quest'ultimo, oggi non strutturato per realizzarlo nel capoluogo, di contro chiederebbe alla Spa di svolgere la raccolta su tre quarti del territorio comunale mantenendo la copertura di una limitata parte di città. Ma non sarà percorso facile. Proprio ieri è stato formalizzato il ricorso al Tar contro il passaggio dei servizi alla società provinciale Ecoambiente. Vediamo per brevi paragrafi la situazione. I numeri. Al momento il Consorzio distacca (e paga) 49 lavoratori in Salerno Pulita, una ventina presso Gesco (che glieli rimanderà allorquando la frazione umida sarà trattata presso lo stir di Battipaglia) e mantiene pressoché inattivi circa 25 impiegati. Al 26 febbraio 2010 Salerno Pulita dichiarava di svolgere il servizio avvalendosi di 489 unità (256 impiegati propri, 51 dal Consorzio, 37 interinali full time, 145 interinali part time). Pur computando i lavoratori presto impegnati nella raccolta differenziata nei Comuni di Pontecagnano Faiano e Roscigno (Sindaci e Commissario liquidatore stanno per firmare i contratti), ottimizzando la forza lavoro interna nelle proporzioni di raccolta differenziata sopra descritte (a Salerno Pulita i tre quarti della città) scomparirebbero gli esuberi e, di conseguenza, verrebbe meno la necessità del ricorso ai 182 lavoratori interinali attualmente legati alla Spa. Da qui le resistenze del Comune. De Luca non ne fa mistero. Ha ripetuto - ancora ieri nel corso dello speciale Tg su Telecolore - la titolarità esclusiva dei Comuni a gestire i rifiuti definendo «demenziale» la legge che ha provincializzato la gestione. Ricorso al Tar. A pochi minuti dalla realizzazione da parte del Consorzio di un concreto tentativo di mediazione si è registrato, ieri, un atto di forte irrigidimento: attraverso l'avvocato amministrativista Antonio Brancaccio il Comune ha fatto ricoso al Tar contro la costituzione della società Ecoambiente (e le competenze che inersicono la tarifafzione del servizio), partecipata dalla Provincia, e l'affidamento ad essa dei relativi servizi. Notificato l'atto, il presidente di Ecoambiente si è immediatamente recato dall'avvocato Lentini per la difesa. «Dispiace che mentre si stava cercando di trattare, di giungere a soluzioni condivise e massimamente proficue nell'interesse generale sui tanti punti che riguardano la gestione di rifiuti, il Comune abbia scelto la via della contrapposizione giudiziaria. Sia chiaro, Ecoambiente e la Provincia difenderanno in ogni sede ed in ogni contesto la legittimità delle scelte fatte», ha commentato a caldo Roberto Celano. Il quale non ha fatto mancare la valutazione politica: «De Luca evidentemente così pensa di poter mantenere inalterati assetto e sistema di distribuzione di posti di lavoro che ha portato ad uno stato pressoché irreversibile il settore dei rifiuti. Il disegnbo non gli riuscirà».

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