Test dell’Arpac a Riva Fiorita: i risultati attesi domani. Morra: massima attenzione ma niente allarmismo

I balneatori: Posillipo ok, zona est in ginocchio

Domani vertice alla regione sullo stato di salute delle coste campane
30 maggio 2010 - Tullio De Simone
Fonte: Il Mattino

 «Il problema è grave, certo, anche per le implicazioni penali conseguenti alla violazione del codice unico sulla tutela ambientale. Ma fortunatamente il fenomeno è circoscritto intorno allo scarico fognario di Riva Fiorita, e a una distanza di oltre cinquanta metri già non c’è più ristagno e la natura fa il suo decorso, per cui nel giro di 48 ore circa i reflui urbani organici scaricati in mare vengono trasformati e depurati dallo stesso ecosistema marino, e il tutto torna alla normalità. D’altronde, se ci fossero stati rischi seri e immediati sulla salute pubblica, il sindaco in quanto massima autorità sanitaria cittadina, avrebbe imposto subito lo stop alla balneazione». Mario Morra, storico proprietario del Bagno Elena di Posillipo, nonchè presidente campano del Sib (il sindacato italiano balneari) smorza gli allarmi emersi il giorno dopo il blitz dei carabinieri sulla rinomata scogliera posillipina. Per domani sono attesi i risultati dei test dell’Arpac su eventuali concentrazioni di coliformi fecali ed enterococchi. «Siamo assolutamente tranquilli, la balneazione non è a rischio - replica Morra - Ieri, le mie figlie di 9 e 11 anni hanno fatto regolarmente il bagno in questo specchio d’acqua. Sono piuttosto altre le zone della costa napoletana sulle quali bisogna concentrare l’attenzione, parlo dell’area est della città, da San Giovanni in poi, dove bisognerà lavorare con determinazione per ridare alla cittadinanza il diritto di balneazione. Specie laddove vi sono attività industriali». Dunque, la condotta fognaria è sotto sequestro e la magistratura ora dovrà individuare le responsabilità per lo sversamento di liquami fognari a Riva Fiorita. Gli operatori balneari di Posillipo plaudono all’intervento tempestivo dei carabinieri nel bloccare lo scarico abusivo di alcuni condominii, ma respingono ogni precoce allarmismo. «Il nemico non è l’inquinamento temporaneo - sostiene Morra - bensì l’immobilismo politico su un problema annoso che andrebbe risolto eliminando le cause e non curando più solo i sintomi. Insomma - sbotta il leader sindacale - bisogna restare vigili ma occorre fare sforzi di progettazione e una programmazione chiara e mirata per ridare dignità e tutela all’area costiera. E bisognerà mettere mano anche alla scarsa manutenzione della rete fognaria obsoleta e agli impianti di depurazione vecchi e sottodimensionati». Saranno anche questi alcuni dei temi sui quali si discuterà domani in Regione dove è previsto un vertice nel corso del quale il Sib e le altre sigle sindacali dei balneari incontreranno gli assessori all’ambiente e al demanio e i loro omologhi provinciali di Napoli, Caserta e Salerno. A Santa Lucia si farà il punto sullo stato di salute attuale delle coste campane e ci si confronterà per elaborare un adeguato programma di tutela. Sono in gioco gli equilibri già precari dell’economia turistica regionale e del relativo indotto. Fatturati in picchiata. «I danni all’immagine e alla qualità dell’offerta di ospitalità sono gravi - conclude Mario Morra - Si pensi che l’anno scorso abbiamo registrato seimila dipendenti in meno in fase di assunzioni stagionali, allora grazie alla psicosi del collettore di Cuma. Ora bisogna agire subito e bene per invertire la rotta». Dal canto suo il commissario regionale dei Verdi punta l’attenzione su via Caracciolo. «Abbiamo chiesto al Comune - dice Francesco Emilio Borrelli - di attivare rapidamente docce pubbliche, servizi igienici e manutenzione alla Rotonda Diaz sul lato della cosiddetta «mappatella beach». Non è questo il tratto di mare che deve inquietare, piuttosto ci preoccupano quello che bagna l’area cittadina ad est e quello del litorale casertano - conclude l’esponente dei Verdi - Qui, poco o nulla si fa per purificarlo da parte delle pubbliche amministrazioni. E vorremmo l'intervento promesso un anno fa dalla Provincia sul litorale flegreo».

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