Scarichi abusivi, scattano undici denunce
VIETRI SUL MARE. Controlli antinquinamento ambientale lungo la fascia costiera del capoluogo salernitano e di Vietri sul Mare. Denunciate 11 persone. L'operazione è stata portata a termine nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia di Salerno unitamente a quelli del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno con l'ausilio di una motovedetta e del nucleo Subacquei di Napoli. Un controllo finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in materia di inquinamento ambientale ed abusivismo edilizio. In particolare all'attenzione dei carabinieri lo scarico delle acque reflue, immissione dei fumi in atmosfera, smaltimento dei rifiuti. Sono stati effettuati 20 controlli mirati. Sono state eseguite ispezioni subacquee alla foce del fiume Irno, allo scarico a mare della condotta fognaria del comune di Salerno e a quella del comune di Vietri e alla foce del fiume Bonea. Non sono state riscontrate situazioni di particolare rilievo. Complessivamente, così si legge nella nota della Compagnia Carabinieri di Salerno, la situazione ambientale emersa può definirsi abbastanza soddisfacente. Il monitoraggio in ottica preventiva continuerà nel corso dell'estate. La salute dei cittadini merita attenzione oltre al rispetto della legalità. Una particolare attenzione è stata rivolta a tutti gli stabilimenti di Vietri sul Mare con i relativi bar, ristoranti e ad alcune aziende situate lungo il fiume Bonea. Denunciate undici persone e deferite all'autorità giudiziaria. Sono state riscontrate alcune violazioni relative allo scarico di acque reflue senza la prescritta autorizzazione e violazioni in materia edilizia e di tutela del vincolo paesaggistico. Nell'occhio del ciclone i titolari degli stabilimenti balneari vietresi che avevano eseguito il montaggio di cabine e piattaforme di legno senza la prescritta autorizzazione del comune di Vietri sul Mare. Sospesi i lavori in attesa di rilascio dei titoli autorizzativi. E qui lo scaricabarile tra balneatori e palazzo di Città. «Abbiamo fatto presente - ha spiegato il presidente del Sib ( sindacato italiano balneatori ) Antonio Civale - e da tempo abbiamo inoltrato la comunicazione, l'avvio delle operazioni di montaggio e il Comune dopo ha chiesto una relazione geologica. Una documentazione insolita, ritengo che si stia forzando la mano. Ogni Comune sembra una repubblica a sè». Immediata la replica del sindaco Franco Benincasa. «A prescindere che il problema sarà risolto con soddisfazioni di tutti, ma come Comune, dopo la vicenda Baia che rischiò di tramutarsi in una tragedia , abbiamo il dovere di richiedere la relazione geologica. Il ritardo nella autorizzazione sarà recuperato anche dopo il via libera della Sovrintendenza». Il sindaco Franco Benicasa sottolinea che anche per le violazioni dello scarico delle acque reflue il Comune sta lavorando per la soluzione del problema, e ribadisce la grande attenzione che il Comune presta al problema ambientale e al rispetto della legalità. «In materia di sicurezza non si può essere superficiali ». Ma Civale insiste e chiede semplificazioni, si corre il rischio di compromettere tutta la stagione estiva e denuncia le difficoltà dei balneatori causate anche dal maltempo che ha flagellato causando gravi danni agli stabilimenti balneari. E già si preannuncia un caro vacanze. Di qui la richiesta di attivare un tavolo tecnico con il Governo , le Regioni, le associazioni di settore per riscrivere nuove regole per assicurare il futuro del turismo balneare. Intanto i carabinieri del Nucleo Operativo ecologico continuano la loro azione di controllo del territorio in difesa del rispetto dell'ambiente e della salute . Una azione che mira più che alla repressione, ma alla prevenzione. Una azione comune nella quale occorre saper coniugare diritto al lavoro, diritto alla salute, rispetto del territorio, e il diritto al controllo delle autorità . «Occorrono controlli mirati » ha concluso il sindaco Benincasa .