Posillipo a rischio, scattano i prelievi a Riva Fiorita

Fogna sotto sequestro, lunedì i risultati dei test. L'Arpac: possibile inquinamento da colifecali
29 maggio 2010 - Paola Perez
Fonte: Il Mattino

Mappa della costa Cinquanta metri di fogna con un «difetto» strutturale o di manutenzione hanno sversato liquami direttamente in mare all’altezza di Riva Fiorita e ora mettono a rischio la balneabilità di Posillipo. Dopo il sequestro della condotta, l’Arpac si è messa subito al lavoro per verificare lo stato di salute delle acque: giovedì mattina i primi esami nel punto ad alto rischio ma anche nei tratti a monte e valle, alla ricerca di inquinanti chimici e microbiologici. Il risultato si conoscerà lunedì. E sempre lunedì scatterà la fase due del controllo, con il prelievo di campioni dalla fanghiglia che si è poggiata sul fondo. Previsioni su un eventuale stop al tuffo? «Per il momento possiamo solo azzardare qualche ipotesi - spiega Ferdinando Scala, responsabile del dipartimento tecnico provinciale - nella zona interessata dallo scarico fognario ”difettoso” ci aspettiamo di trovare una concentrazione di coliformi fecali e enterococchi. Se il problema è rimasto circoscritto si può risolvere con l’abolizione dello sversamento in mare, ripristinando un corretto sistema a pompe di sollevamento e camere di compensazione. Ma se dovessimo trovare traccia di inquinanti microbiologici su uno specchio d’acqua più esteso, cioè nei campioni prelevati a monte e a valle, la situazione sarebbe molto diversa e imporrebbe una riflessione su Posillipo». Per avviare una procedura di revoca della balneabilità, così come avviene nel caso contrario, sarebbe comunque necessario ripetere i test. Nel frattempo tocca restare con il fiato sospeso: sul mare di Posillipo insistono tutti gli stabilimenti balneari a pagamento e, se qualcosa dovesse andare storto, la stagione estiva sarebbe compromessa. E pensare che non molto tempo fa (l’ultimo test risale al 23 aprile) il tratto di litorale compreso tra Riva Fiorita e le Rocce Verdi era la punta di diamante di Napoli: inquinamento zero.

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