Maddaloni

Centrale elettrica, sì del ministero all'ampliamento

Turbogas, c'è l'autorizzazione dopo il no degli enti locali
restano i dubbi sulle emissioni
29 maggio 2010 - m.t.
Fonte: Il Mattino Caserta

Centrale e Turbogas a Maddaloni MADDALONI. L'ampliamento è necessario. Anzi, è strategico. E alla fine, gli interessi nazionali prevarranno sulle perplessità del territorio. Si farà l'adeguamento produttivo della centrale elettrica Turbogas di Maddaloni. Sono terminate le procedure propedeutiche all'ampliamento, cioè l'autorizzazione integrata ambientale (Aia) istruita presso il ministero per l'Ambiente. Con la conferenza dei servizi finale sono stati presentati tutti i progetti di adeguamento. La capacità produttive di riserva della centrale (erogata da quattro gruppi di 88 megawatt riconvertiti da olio combustibile a metano) aumenteranno dalle attuali 200 ore all'anno (richiesta proporzionale ai picchi di consumo) a 500 ore annue sempre per scongiurare i blackout estivi. Quella di via Ficucella è una centrale di riserva. Enel-Produzione dovrà ammodernare l'impianto utilizzando le «migliori tecnologie» per la prevenzione e il controllo dell'inquinamento. Quindi la centrale di via Ficucella non sarà più un ferro vecchio. Fin qui i progetti. Unica incognita è il parere negativo, formulato (lo scorso dicembre) in maniera unanime dal Comune di Maddaloni, della Regione Campania e la Provincia di Caserta: «L'impatto ambientale della nuova Turbogas non sarebbe compatibile con il Piano della qualità dell'aria». E poi c'è una rivendicazione strettamente territoriale: «Nel mutato panorama energetico regionale, sarebbe incomprensibile elevare al rango di impianto di punta per la sicurezza del sistema elettrico nazionale una centrale vetusta dopo la sopraggiunta centrale di Sparanise, la costruzione del termovalorizzatore e l'attivazione dell'elettrodotto Matera-Santa Sofia». Paradossalmente, è questa un'obiezione che coincide con le motivazioni allegate al progetto di ampliamento. Infatti, in attesa del nuovo piano energetico nazionale, e dell'annunciata costruzione di sette centrale nucleari, l'impianto di Maddaloni resta una centrale di interesse nazionale. È parte integrante del «Piano Scarioni» (produzione di energia elettrica di riserva contro le emergenze estive) che ha richiamato in servizio sei centrali di riserva. Contro il «rischio blackout» l'incremento di produzione è obbligatorio. Senza un aumento delle ore di esercizio anche l' adeguamento sarebbe antieconomico. Tecnicamente, si tratta dell'adeguamento alle severe normative di idoneità tecnica (contenute le decreto legislativo 18 febbraio 2005). Eppure, dopo 30 anni di polemiche e di scontri, tra Enel produzione e territorio non c'è ancora dialogo. «Veramente - commenta Antonio Cuomo, presidente del comitato per la vivibilità - c'è un difetto di comunicazione. Ma mai nessuno (comprese le amministrazioni comunali) ha seriamente affrontato la questione dell'impatto ambientale. Tranne le solite lamentele, i luoghi comuni e il vittimismo, mai nessuno ha messo in discussione i dati sulle emissioni della Turbogas. Sarebbe necessario certificare di quanto il potenziamento determinerà l'incremento delle emissioni di particolato sottile (pm10) filtrabile e condensabile».

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