Ariano Irpino

Sos di Gambacorta alla Regione: salvate Pustarza

7 maggio 2008 - Vincenzo Grasso

Protesta contro la discarica Il sindaco Domenico Gambacorta, anche a seguito delle decisioni dell'ultimo consiglio comunale, ha chiesto un incontro urgente all'assessore regionale all'Ambiente, Walter Canapini. Tocca a lui esaminare le osservazioni dei comuni e dei privati per la valutazione di impatto ambientale di località Pustarza. Il Comune di Ariano Irpino gli ha inviato una ricca documentazione, sostenendo la tesi secondo cui non si può costruire a poca distanza da Difesa Grande, dichiarata area inquinata, un'altra discarica. Sarebbe la legge a vietarlo. Ma non solo. Il territorio di Ariano Irpino confina con quello di Savignano Irpino e nell'area adiacente a Pustarza ci sono diverse sorgenti di acqua. Come sta emergendo dai lavori in corso. Una ragione in più perchè l'assessore Canapini emetta, con oculatezza e tutti gli elementi tecnici disponibili, il suo parere di impatto ambientale per l'area che dovrebbe accogliere ben 700mila tonnellate di rifiuti. L'obiettivo - è la tesi sostenuta anche in consiglio comunale - è quello di rallentare il completamento e l'utilizzo della prima vasca a Savignano, in modo da sperare di riaprire l'intera trattativa con il Governo che sta per insediarsi. I lavori procedono a Pustarza, infatti, alacremente, tanto che entro la fine questa settimana ci potrebbe essere la stesura dei primi teloni protettivi. Solo evitando l'entrata in funzione dell'impianto è possibile far ripartire la trattativa per Ischia o per il ridimensionamento del programma avviato. Nel frattempo si stanno stringendo rapporti con i neo parlamentari e i consiglieri regionali. Mentre è stato affidato ad un tecnico il compito di verificare la presenza di falde acquifere nella zona di Pustarza. Da più parti è arrivato l'invito a tenere ad Ariano Irpino un altro consiglio comunale aperto nel corso del quale i parlamentari e i consiglieri regionali dovrebbero confermare le loro intenzioni per la tutela del territorio. Diversamente (e questa è la strada indicata da diverse associazioni) bisogna scendere in strada e avviare una sorta di disobbedienza civile. In attesa, dunque, del ricorso al Consiglio di Stato e alla Corte Europea di Giustizia, bisogna fare il possibile per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica su una vicenda che penalizzerebbe un territorio che ha già sofferto per la presenza della discarica di Difesa Grande.

 

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