La risposta di Romano: «Sono solo miserie umane»
«Di fronte alle miserie umane non ci sono parole. Parla la storia di ognuno di noi». Il presidente dimissionario dell’Asa, Angelo Romano, si limita a questa riflessione per commentare le accuse del partner privato. C’è amarezza e rabbia contenuta, ma Romano non va oltre e tanto basta. Nel sindacato c’è sconcerto e incredulità per le affermazioni dell’ex amministratore delegato dell’Asa, Emiliano Pescatore, appena approdato, con il ruolo di coordinatore di servizi e il quinto livello, nella pianta organica dell’azienda. Il responsabile del settore ambiente della Uil, Michele Caso, risponde a muso duro alle accuse - mosse nei confronti delle organizzazioni di categoria - di richiesta di nuove assunzioni. «Il sindacato - spiega Caso - non si è mai reso protagonista di operazioni come quella posta in essere negli ultimi giorni dall’amministratore delegato dell’Asa. L’unica procedura immorale e in malafede è proprio l’assunzione di Pescatore con il quinto livello». Il dirigente della Uil si sofferma anche sul ruolo della parte privata - la cui logica «non è certo quella di valorizzare l’efficienza» - all’interno dell’azienda di viale Italia. «Il risultato economico del socio privato - aggiunge Caso - non deriva, infatti, dal dividendo societario determinato dai risultati raggiunti in termini di produttività ed efficienza quanto, piuttosto, dai fitti di strutture di proprietà, con somme non rapportate alla sua percentuale di rilevanza all’interno della società». Intanto, il percorso della parte pubblica non conosce soste. In attesa dell’assemblea dei soci - convocata per domenica mattina - per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell’Asa, il presidente del soggetto liquidatore del Cosmari Av1, Walter Palermo, sarà impegnato oggi in due importanti appuntamenti. In mattinata incontrerà - presso la sede di «IrpiniAmbiente» - i sindacati per definire le modalità e procedure organizzative per definite il distacco di alcuni lavoratori del consorzio presso l’Asa. Nella prima fase si terrà conto solo degli addetti che - su base volontaria - si renderanno disponibili al distacco presso l’azienda di viale Italia. Nel pomeriggio, invece, il presidente del soggetto liquidatore incontrerà il prefetto Ennio Blasco per un confronto - già in programma lunedì scorso, poi slittato a causa di impegni improvvisi - sulla vicenda assunzioni. Palermo ha coinvolto il rappresentante di governo - che ora vuole vederci chiaro sulla questione - inoltrandogli la diffida notificata all’amministratore delegato dell’Asa, Sheila Chiusolo, «dall’assumere alcuna iniziativa avente ad oggetto nuove assunzioni». Il presidente del soggetto liquidatore del Cosmari vuole evitare il rischio di «un nuovo colpo di mano» al quale «l’Asa si starebbe preparando». Il distacco dei Cosmarini alla società di viale Italia rappresenta la risposta all’ultima nota della Chiusolo che annunciava l’intenzione di «risolvere, per vie alternative, l’emergenza (occupazionale) venutasi a creare» a causa dell’imminente periodo estivo.