Rifiuti, troppi ritardi per la società provinciale
Consorzi rifiuti, si inasprisce la protesta dei sindacati autonomi, che in una nota indirizzata al prefetto di Benevento, Michele Mazza, lamentano il fatto di essere stati esclusi dalla riunione in programma oggi presso il palazzo del Governo con Provincia, Cgil, Cisl, Uil, Fiadel e commissari dei consorzi. Nella nota, che è stata inviata anche al questore, al presidente della Provincia Aniello Cimitile, all’assessore all’Ambiente Gianluca Aceto e al legale rappresentante della Samte (la società provinciale ”Sannio Ambiente e Territorio”) Raffaele Bianco, si annuncia quindi per le 15.30 un sit-in di lavoratori e sindacalisti davanti alla prefettura e si sollecita la convocazione al vertice, «anche se con tavoli separati». Ma di cosa si discuterà oggi? Quella in prefettura, spiegano in un altro documento le lavoratrici e i lavoratori del Consorzio Bn1, «sarà una difficile riunione per i 118 dipendenti dei tre consorzi, che ancora non hanno percepito lo stipendio di aprile e vivono una situazione di snervante stallo». È andata molto meglio, sottolineano, «ai 329 colleghi salernitani, visto che dal 1° giugno entrerà in piena attività la loro società provinciale, in anticipo di 6 mesi rispetto al termine del 1° gennaio 2011». Un risultato esemplare, soprattutto se si considera che «la provincia di Salerno è, territorialmente, la più vasta d’Italia», quindi a rigor di logica il suo piano industriale per la gestione dei rifiuti avrebbe dovuto essere pronto non prima, ma dopo quello delle altre quattro province campane. Le cose sono andate diversamente, e questo, fanno capire i lavoratori, rende più difficili da digerire i ritardi che si registrano nel Sannio. «Il famoso piano industriale è stato redatto - si chiedono - o ci vuole ancora tempo? Tutte le cinque province campane sono partite lo stesso giorno nella redazione dei piani. Quella di Benevento, si leggeva sulla stampa, era anche più avanti delle altre. Come mai a Salerno la società provinciale inizierà la raccolta differenziata a giugno? Come mai da noi i lavoratori sono fermi e senza stipendio? L’assessore Aceto, sempre pronto a rispondere pubblicamente a chi esprime critiche, è pregato di chiarire questo arcano». Ma soprattutto i dipendenti del Consorzio Bn1 chiedono di sapere «quanti Comuni faranno parte della società provinciale». Ai primi cittadini sanniti viene addebitato un atteggiamento cinico: «Si è preferito affidare il servizio di raccolta dei rifiuti, invece che ai Consorzi, a società, aziende o cooperative che pagano ai propri dipendenti salari da fame, pur di tenere bassa la Tarsu e garantirsi la rielezione. E per lo stesso motivo tanti sindaci sono contrari ad entrare nella Samte».