Gambacorta: gestione rifiuti, meglio il pubblico
«La vicenda delle assunzioni operate dall'ad dell'Asa Sheila Chiusolo  mostra ulteriormente che, in un settore delicato come quello dei  rifiuti, la coabitazione di pubblico e privato è oltremodo difficile.  Impone una riflessione sulla decisione - operata dall'amministrazione  provinciale nel 2009 - di affidare la gestione del ciclo integrato ad  una società interamente pubblica, lasciando immaginare che sia stata la  scelta migliore». 
L'assessore provinciale all'ambiente, Domenico  Gambacorta, pone l'accento - a margine dell'incontro tenutosi con le  organizzazioni di categoria - su alcuni aspetti direttamente collegati  con la gestione mista dell'Asa e con la procedura adottata - nei giorni  scorsi - dall'amministratore delegato della società. Gambacorta entra  nel merito di tre elementi, sottolineando, in primis, la bontà della  decisione assunta nei mesi scorsi. Quindi, pone l'accento sulla  procedura di assunzione per sottolineare che «condivido in pieno  l'operato del presidente del collegio di liquidatori del Cosmari, Walter  Palermo, e del numero uno dell'Asa, Angelo Romano». «Credo - aggiunge  l'assessore provinciale all'ambiente - che l'interesse pubblico vada  perseguito dando prima risposte certe ai lavoratori del Cosmari che  vivono ancora in una condizione di precariato. Solo quando sarà  stabilizzata la loro posizione, potremo immaginare la possibilità di  procedere a nuove assunzioni. Non possiamo e non dobbiamo correre  rischi, né tantomeno subire colpi di mano». Gambacorta evidenzia,  inoltre, il dialogo e la condivisione del percorso con le organizzazioni  di categoria. «Con i sindacati - dice - stiamo facendo una strada  comune per rilanciare il settore ed evitare qualsiasi emergenza». Il  fronte è, dunque, compatto a difesa di una gestione interamente pubblica  del settore. In attesa della presentazione del piano industriale del  nuovo soggetto di gestione provinciale, intanto, Gambacorta si mostra  ottimista rispetto alla possibilità di utilizzare fondi Por -  «attraverso dialogo e collaborazione con il neo assessore regionale  Romano, sensibile a questi temi» - per il miglioramento  dell'impiantistica.  Un modo per sostenere l'attività delle  amministrazioni provinciali che «hanno ereditato, quasi all'improvviso,  la gestione di un settore difficile e delicato».

