Scempio ambientale a Pianura. I cittadini nominano nuovi periti

24 maggio 2010 - Amalia De Simone
Fonte: Il Napoli

«Non può finire così, con una prescrizione e l’impossibilità di provare che le centinaia di persone affette da tumore qui a Pianura di siano ammalate a causa della discarica di Contrada Pisani». La gente di Pianura non si da per vinta e non ci sta a gettare la spugna dopo che il pm Stefania Buda che ha a lungo svolto indagini accuratissime sul disastro ambientale e l’epidemia colposa nell’area è stata costretta a chiudere l’inchiesta : attraverso l’associazione Oceanus è stato dato incarico a due periti di provare a raccogliere nuove prove ed evitare che venga messa una pietra sopra il caso.
I responsabili dell’associazione, che già da tempo si è messa a disposizione per offrire ai residenti assistenza legale in vista del processo su disastro ambientale, hanno stipulato un accordo con il tossicologo Antonio Marfella, il medico del lavoro Gerardo Ciannella e l’onocologo Giuseppe Comella per arricchire i “casi” già esaminati dalla procura e proporre nuove storie da presentare davanti al gip nell’opposizione alla richiesta di archiviazione. L’ obiettivo, come hanno chiarito gli avvocati Giovanni Copertino e Valerio Di Maio, che hanno raccolto gratuitamente i mandati e rappresentano anche la onlus ambientalista, è quello di riuscire a dimostrare che in questa zona ci si è ammalati per via delle sostanze tossiche sprigionate dall’ex sversatoio. In questo modo si potrà cercare di raccogliere il materiale necessario ad ottenere giustizia per chi è morto o si è ammalato. Molte delle persone che chiedono il processo hanno perso amici e familiari a causa di tumori e altre malattie dovute probabilmente ai veleni scaricati per vent’anni nella discarica di Contrada Pisani, diventata la pattumiera illegale di molte aziende del nord. La mobilitazione serve a cercare di salvare il salvabile: infatti per la truffa aggravata ai danni dello Stato relativa alla illecita erogazione di fondi per la bonifica e la messa in sicurezza della discarica di Pianura – due miliardi e mezzo di vecchie lire – il reato si è prescritto mentre per l’aspetto “sanitario” e cioè il nesso causa – effetto tra lo sversamento dei rifiuti tossici e l’aumento dei tumori mancano una serie di dati oltre ad una serie di casi-controllo su soggetti sani – naturalmente ci sarebbe bisogno di volontari -. Per ciò che riguarda il primo aspetto, e cioè che il commissariato per l’emergenza rifiuti ha dato 2 miliardi e mezzo di vecchie lire ai proprietari della DI.FRA.BI. per bonificare e mettere in sicurezza l’area della discarica di Pianura senza che l’operazione sia invece mai stata effettuata, ci sarà una nuova indagine, anche se, a causa della prescrizione i responsabili la faranno franca per l’ipotesi di truffa. L’inchiesta in questione deriva dallo stralcio disposto dalla pm che ha inviato gli atti alla sezione ambiente perché durante le operazioni di carotaggio è stato rilevato che a tutt’oggi dalla discarica fuoriesce biogas e percolato in quantità così elevate da determinare esplosioni e quindi gli abitanti della zona di Contrada Pisani continuano a sopportare esalazioni nocive.

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