Consorzio senza soldi, raccolta rifiuti a rischio

Romano, neoassessore regionale: seria emergenza finanziaria, i dipendenti pronti allo sciopero
20 maggio 2010 - ad.pa.
Fonte: Il Mattino

Non tanto (almeno per ora) lo spettro di una nuova emergenza rifiuti quanto di una crisi finanziaria per pagare gli stipendi dei lavoratori del comparto. Due giorni fa il commissario liquidatore del consorzio unico Napoli-Caserta ha lanciato l’allarme: «Non ci sono più soldi. Non pagherò i dipendenti che, tra l’altro, dovrebbero essere gestiti dalle Province». Ieri l’assessore all’Ambiente Giovanni Romano conferma il quadro. «C’è una seria emergenza finanziaria», dice a margine del consiglio regionale. Non solo perché da ieri sera sono in stato di agitazione i dipendenti dei 9 consorzi di bacino della Campania. Vogliono un incontro urgente a stretto giro per avere garanzie, altrimenti scatterà lo sciopero. E ieri e l’altro ieri c’è stato già un assaggio servito dai lavoratori dell’ex cdr di Giugliano. Il nodo è sempre la crisi finanziaria dei consorzi, i conti lasciati che non tornano e le nuove società provinciali che sono subentrate nella gestione dei rifiuti. Un quadro confermato dall’assessore regionale Romano già alle prese con la prima emergenza. «I comuni sono debitori nei confronti del Consorzio unico di bacino di una cifra molto elevata. Bisogna anche dare conto - spiega - che i comuni hanno difficoltà finanziarie. Occorre predisporre un piano regionale per i rifiuti e, entro l’anno, promulgare una legge per il riordino delle Autorità d’ambito». In mezzo una legge (quella che chiude la fase emergenziale) che molti amministratori giudicano poco chiara. A confermarlo, l’altro giorno, anche l’assessore napoletano al Bilancio Michele Saggese che ha spiegato anche come «da cinque mesi la Provincia di Napoli non paga per gli Stir, gli impianti di tritovagliatura dei rifiuti e noi praticamene li teniamo chiusi». Una situazione che spingerà nelle prossime ore i lavoratori dei consorzi a incrociare le braccia. «Vogliamo garanzie sulla situazione finanziaria», attacca Enzo Guidotti, coordinatore delle sei organizzazioni sindacali autonome che hanno proclamato lo stato di agitazione e aspettano nelle prossime ore un incontro con i presidenti delle 5 società provinciali e con l’assessore all’Ambiente. «Altrimenti prima assemblea permanente - è la minaccia - e subito dopo tutti i dipendenti degli impianti della regione saranno pronti a scioperare e scendere in piazza».

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