Rifiuti, mancano i fondi torna l’allarme finanziario
Non si risolvono le difficoltà finanziarie che affliggono le aziende impegnate nelle attività afferenti il ciclo integrato. Le società che lavorano a valle della raccolta differenziata accusano ritardi notevoli nel pagamento degli stipendi ai dipendenti. Ma anche l'Asa continua a soffrire, pur essendo riuscita a corrispondere con una certa regolarità le spettanze di aprile. I poco più di 700mila euro trasferiti - nelle scorse settimane - da IrpiniAmbiente sono serviti per tamponare le emergenze, ma non sono stati sufficienti per chiudere le numerose falle di una società che continua ad accusare sofferenze anche nell'effettuazione dei servizi quotidiani. La situazione resta sempre al limite e la possibilità che il sistema imploda è quanto mani concreta. Nelle ultime ore si sono susseguite numerose riunioni, ma la sostanza non è cambiata: i comuni continuano a non pagare. Non ci sono, dunque, fondi da trasferire all'Asa e alle altre società del settore. Già oggi potrebbe tornare a far sentire la sua voce il sindacato. Le organizzazioni di categoria lamentano l'impossibilità di affrontare una programmazione nella gestione a causa di una situazione finanziaria sempre prossima al collasso. Da mesi rivendicano la necessità di garantire la certezza del flusso. Pure l'intervento del prefetto - più volte sollecitato sulla questione - non è bastato, però, a convincere tanti comuni a rivedere un comportamento che potrebbe causare una nuova emergenza del settore. La gestione del ciclo integrato dei rifiuti continua ad essere a vista. In attesa del passaggio al soggetto unico provinciale, nel frattempo, continua anche a tenere banco la questione del personale dell'Asa. La lettera dell'amministratore delegato della società Sheila Chiusolo - che, considerando le cento ore di straordinario che si registrano quotidianamente, chiedeva il trasferimento di personale in vista del periodo estivo - è ancora in attesa di risposte. La ventilata ipotesi di dirottare una pattuglia di Cosmarini all'azienda di viale Italia resta, per il momento, sulla carta. La discussione, infatti, non è stata ancora affrontata con le organizzazioni di categoria. La partita si mantiene aperta e potrebbe far segnare, già nelle prossime ore, risvolti clamorosi. Domani, infine, i sindacati terranno un'assemblea con i lavoratori dello Stir per una discussione sull'intervento di manutenzione straordinaria che sta interessando la struttura e sull'intesa raggiunta per dirottare gli addetti su altre mansioni ed evitare un periodo di cassa integrazione o altri ammortizzatori sociali.