L’affondo del consiglio comunale «Basta siti a Santa Maria la Fossa»

Approvato un documento "a difesa del territorio e delle imprese agricole e bufaline".
14 maggio 2010 - Fabio Mencocco
Fonte: Il Mattino Caserta

Santa Maria la Fossa. «Il Piano provinciale dei rifiuti contraddice i dettami che il Piano stesso ha previsto al suo interno». È questo in sintesi il parare del consiglio comunale di Santa Maria la Fossa che, attraverso una seduta aperta, «per estendere la discussione a tutti i presenti e quindi essere maggiormente trasparenti», ha voluto ribadire il suo no al nuovo Piano provinciale dei rifiuti che prevede l’apertura di un sito di stoccaggio o di un termovalorizzatore sul territorio di Santa Maria la Fossa o in zone limitrofe, già interessate dalla presenza di altri siti di stoccaggio. I quali, fanno notare gli amministratori locali, già sono stati dichiarati dalla task force tecnica «non compatibili ad accogliere altre discariche. In particolar modo - prosegue la nota presentata dal Comune - la zona tra Santa Maria la Fossa e San Tammaro non presenta i requisiti geologici e idrogeologici necessari ed è caratterizzata da una tipologia di terreno che allo stato attuale sta manifestando preoccupanti fenomeni di cedimento in prossimità della discarica Bortolotto». Con questa presa di posizione gli amministratori vogliono difendere la natura agricola dei paesi del basso Volturno, difendendo allo stesso tempo da molteplici agenti inquinanti anche le aziende bufaline presenti sul territorio. Inoltre viene ricordato che anche gli altri comuni limitrofi, come San Tammaro, San Prisco o Casal di Principe, sono «inseriti nel Piano regionale di tutela dell’aria» dove devono essere adottate misure per ridurre l’inquinamento.

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