Studio Rifiuti, il Tar boccia il bando

14 maggio 2010 - Sabato Leo
Fonte: Il mattino Avellino

Modello gestionale integrato dei rifiuti e monitoraggio dei sistemi tariffari: la Provincia di Avellino ha affidato illegittimamente il servizio dell’attività di studio e di analisi alla società «Eco-Resolution». Lo ha sentenziato la prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale di Salerno che non solo ha bocciato la gara di appalto, svoltasi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma anche condannato l’Amministrazione provinciale a pagare le spese legali (2.000 euro) alla società «Penelope», firmataria del ricorso. Classificatasi al quarto posto, dopo la «Co.R.In.Te.A.» e la «Ecosfera», la parte ricorrente aveva impugnato la graduatoria formulata dalla commissione che vedeva al primo posto la «Eco-Resolution». È fondata – ad avviso del Tribunale – la censura volta a lamentare l’illegittima composizione della commissione giudicatrice che, in base alla legge, deve essere composta da «esperti nello specifico settore». Secondo la sentenza non si evincono i criteri che hanno guidato l’Amministrazione provinciale nella scelta di duesuoi dipendenti, Antonio Mari e Antonio Amatucci. Ugualmente meritevole di accoglimento, poi, secondo la sentenza, è la censura con la quale la società «Penelope» lamentava che, in particolare Mari, responsabile del Servizio energia e Risorse estrattive, istituito presso il Settore governo del Territorio della Provincia, «non possiede prima facie i requisiti di esperienza nello specifico settore cui inerisce il servizio». Secondo il Tar, fondata è anche la censura con la quale il ricorso contestava la mancanza di motivazione del punteggio attribuito alle offerte tecniche presentate dai concorrenti, alla luce della genericità dei criteri di valutazione delineati dal bando di gara. La difesa è stata sostenuta dagli avvocati Emanuele D’Alterio e Venanzio Carpentieri («Penelope»), Gennaro Galietta (Provincia di Avellino), e Raffaele Borriello e Rosanna Procaccino («Eco-Resolution»). Il collegio giudicante era presieduto da Sabato Guadagno.

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