Frana condotte a rischio guasto Pronti i tecnici dell'Alto Calore

13 maggio 2010 - Maria Elena Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Montaguto. L’Alto Calore Servizi mette a disposizione la sua struttura per dare una mano alla protezione civile nel suo difficile compito di arginare la frana di Montaguto. La società di servizio è pronta a fare la sua parte anche per tenere sotto controllo due condutture importanti (dell’Acquedotto Molisano e dell’Acs) che portano l’acqua in paese, partendo dall’area della rete ferroviaria. Guai ad immaginare, infatti, un guasto in questa parte. Il paese rischierebbe di rimanere per giorni senza acqua. Sono questi i risultati dell'incontro svolto, prima ai piedi della frana e, successivamente, presso la sede comunale, fra il presidente dell’Alto Calore Servizi, Franco Maselli, che era accompagnato dai componenti del consiglio di amministrazione Raduazzo e Grimaldi, col sindaco di Montaguto, Giuseppe Andreano, il sindaco di Greci, Bartolomeo Zoccano, il sindaco di Savignano, Oreste Ciasullo e il braccio destro del Sottosegretario Bertolaso, Angelo Pepe. È stato quest’ultimo a precisare che «dalle indagini in corso è emerso che le sorgenti sono diverse e che sommate possono fornire un quantitativo di acqua importante, che non deve andare assolutamente disperso come accade adesso». Per questo motivo Alto Calore e Protezione civile attiveranno un tavolo tecnico. «Per noi - spiega Franco Maselli - era importante venire qui anche per testimoniare la nostra solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dalle conseguenze della frana. Questo territorio, che già soffre per la sua marginalità, deve essere aiutato ad uscire dall’attuale isolamento economico e sociale». Non basta - è la tesi prevalente - assicurare agevolazioni fiscali e ristori ai proprietari terrieri danneggiati; occorre procedere all’ammodernamento dell’intera strada statale 90 delle Puglie, da Savignano al bivio di Bovino. Solo così ci sarebbe il ritorno del flusso automobilistico e di merci proveniente da Ariano, da Benevento e da Foggia. Intanto, bisogna lavorare ancora intensamente per eliminare il rischio frana, mettere in sicurezza la ferrovia, la bretella e rendere innocuo la mole di terreno che scende dalla sommità di Montaguto a valle per circa tre chilometri. Nei prossimi giorni si dovrebbero conoscere anche le nuove aree per lo stoccaggio del terreno. I siti utilizzati finora sono al limite. Entro lunedì prossimo Bertolaso tornerà a Montaguto. Intanto Anselmo La Manna, a nome degli ambientalisti del territorio, ha depositato ieri pomeriggio alla polizia di Ariano un documento per denunciare il modo in cui avverrebbe, in dispregio alle norme sulla tutela della salute pubblica, il carico e scarico dei mezzi, tra nuvole di polvere che danneggerebbero i residenti.

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