Tarsu, riduzioni dal 2011 e priorità alle classi deboli
«Un patto tra le forze sociali e produttive di Benevento, utile per trovare misure concrete a fronteggiare le tante e diverse emergenze, attraverso le quali si manifesta la crisi economica sul nostro territorio». Così il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, sintetizza il faccia a faccia tra amministrazione comunale e sindacati che si è svolto ieri a palazzo Mosti. In effetti il vertice, convocato per affrontare ancora una volta la questione Tarsu, si è sviluppato lungo una direttrice più generale che ha toccato alcuni dei temi più qualificanti dell’economia locale. Attenzione particolarmente puntata sui meno abbienti e sulla lotta all’evasione. Diffusi nel corso della riunione anche i numeri di un buco che incide notevolmente sulle bollette dei cittadini: almeno 500 strutture commerciali e oltre 140mila metri quadri, risulterebbero fuori dal novero dei contribuenti che versano con regolarità la tassa rifiuti. «È chiaro – commenta il sindaco - che la presenza, da qualche tempo fortemente contrastata, di un numero elevato di evasori, determina conseguenze negative per l’intera comunità. La distribuzione degli importi su tutti i contribuenti ridurrebbe sicuramente gli importi a beneficio di chi onestamente regolarizza i propri conti con l’erario. Allo stesso modo abbiamo deciso di introdurre misure che consentano la riduzione della Tarsu a tutti quei soggetti materialmente impossibilitati a produrre un’elevata quantità di rifiuti. Penso ai portatori di handicap o agli anziani, nei confronti dei quali la comparazione della tassa ai metri quadri della casa di proprietà, molto spesso risulta un criterio fuorviante. Per rendere operative queste modifiche, sin da subito ci attiveremo per modificare il regolamento della Tarsu». Risposte concrete, inoltre, sono state fornite sugli indirizzi futuri: «Innanzitutto – spiega ancora Pepe – abbiamo illustrato le delibere già assunte dall’amministrazione e che impongono per i prossimi due anni una riduzione del 12,5%. Quindi chi oggi ha pagato 100, l’annno prossimo verserà 87,5 e tra due anni pagherà 75. E mi pare già una prima importante risposta per contrastare gli incrementi. C’è poi la differenziata, strada maestra per portare la tassa rifiuti a livelli accettabili. Abbiamo attivato la raccolta porta a porta per raggiungere, entro il 31 dicembre 2010, la soglia del 35%. Si tratta di un traguardo necessario, che apre le porte a forme di agevolazione nel conferimento dei rifiuti: in pratica costerà di meno al Comune di Benevento scaricare i rifiuti e la sensibile differenza di risorse spese, oltre ad impedire ulteriori aumenti, sarà devoluta per la riduzione consistente delle bollette. Sono sicuro che ci riusciremo». Programmazione dell’attività economica ma anche valutazione politica dell’intera vicenda nelle parole dell’assessore alle Finanze, Luigi Boccalone, presente ieri mattina al vertice con i sindacati. «Sulla Tarsu – secondo Boccalone - è stata condotta una delle operazioni più ignobili del centrodestra. Puntando sulla buona fede delle persone, e sulla difficoltà a comprendere la differenza tra gli effetti di una legge e quelli di una delibera, hanno provato a scrollarsi ogni responsabilità di dosso. Quando erano amministrazione, sicuramente con la giunta D’Alessandro ma ancora di più con Viespoli, non hanno attivato alcuna forma di differenziata che potesse minimamente rispondere alle esigenze che anche l’Europa impone ai comuni. Si campava alla giornata, pensando che la gestione di 30 anni fa potesse per sempre rispondere ai problemi. Una volta al governo del Paese, nel 2010, hanno votato la legge 26 che ha prodotto gli aumenti subiti dai cittadini. E, per concludere, oggi che stanno all’opposizione, hanno soffiato sul malcontento in maniera demagogica, riuscendo finanche a proporre lo sciopero fiscale, creando un rischio per i contribuenti in buona fede. Come se l’effetto ricercato fosse quello di produrre il massimo di danno ai beneventani per poi presentarsi come i salvatori della patria. Non hanno calcolato che la città li conosce troppo bene».