Montaguto, la linea ferroviaria verso il recupero
I sindaci: ora benefici fiscali
Montaguto. Guido Bertolaso tornerà oggi a Montaguto. Qui, sull’area della frana, per liberare il tratto ferroviario dal terreno argilloso la Protezione civile è stata impegnata in un’attività ad alto rischio. Addirittura non previsto nei suoi compiti istituzionali. L’indiscrezione arriva da un briefing tra militari, Ferrovie dello Stato e tecnici della protezione civile, tra cui i più stretti collaboratori di Bertolaso. Si è reso necessario lavorare, infatti, di notte, con mezzi speciali, non solo per ridimensionare il piede molle e instabile della frana, alto in qualche tratto diversi metri, ma anche per superare le difficoltà di spostare il terreno nei presso del km 41 della SS 90 delle Puglie, tra percorsi impervi e troppo vicini al fiume Cervaro. Un risultato eccezionale. Il primo obiettivo concretamente raggiunto. Per qualcuno si tratta davvero di un miracolo. È evidente che tutto questo non basta per consentire una rapida ripresa dei servizi ferroviari. Va rifatta ancora la massicciata, la rete ferrata e aerea per almeno cento metri. Ma c’è di più. Per le autorizzazioni a riprendere i collegamenti, bisogna dimostrare che la frana non rischia di precipitare più e che siano garantite tutte le misure di sicurezza per i treni in transito. Il generale Valotto ha parlato di slittamento dei tempi previsti di una o due settimane. Il sottosegretario Bertolaso potrà essere ancora più preciso. Il fatto, però, che sia ormai libera la rete ferroviaria sta mettendo ugualmente in agitazione gli amministratori locali, gli ambientalisti e soprattutto gli operatori economici. Il timore che si possa mettere a posto la ferrovia e rinviare l’apertura della bretella sulla SS 90 delle Puglie va visto con sospetto e preoccupazione. Per il sindaco di Greci, Bartolomeo Zoccano, bisogna ottenere dal governo centrale anche benefici fiscali. «Bertolaso - ribadisce - ha fatto riferimento ad una iniziativa in tal senso, precisando che subito dopo il ripristino della ferrovia e della strada si penserà anche a qualche iniziativa per rilanciare l’economia. Speriamo che tutta la classe dirigente senta questa preoccupazione. A cominciare da quella della Regione Campania che si va ad insediare in questi giorni».