Mare, vertice sulla bonifica
Attesi con trepidante speranza da tutti gli operatori balneari della costa domiziana, ma soprattutto da quelli nel lato sud, a Castelvolturno, i nuovi dati sugli esami effettuati dall’Arpac sulle acque del mare casertano, ma sembra che non siano incoraggianti, né in controtendenza a quelli negativi del 2009. L’avvio nei depuratori di Villa Literno e di Acerra delle pompe meccaniche per il sollevamento e il trattamento dei fanghi di risulta è avvenuto da troppo poco tempo (appena un paio di mesi), e per avere dei sostanziali cambiamenti in positivo sul processo della depurazione probabilmente bisognerà attendere ancora. I nuovi prelievi, infatti, hanno dato speranza solo ad alcuni tratti di costa nel territorio del Comune di Cellole che erano stati interdetti al tuffo. Se i successivi esami confermeranno la salubrità delle acque, il Comune a questo punto potrebbe chiedere la revoca dell’interdizione alla balneabilità. A Castelvolturno, invece, i valori dell’inquinamento sono alquanto stabili. E sono sempre le spiagge a ridosso delle foci dei corsi d’acqua a pagare lo scotto maggiore dell’inquinamento. La situazione peggiore si riscontra alle foci del Fiume Volturno, del canale dell’Agnena e, soprattutto, del canale dei Regi Lagni. Qui i valori degli enterococchi addirittura sono superiori anche del duecento-trecento per cento in più rispetto ad altri tratti della costa casertana. Ma la tabella dei risultati visitabile sul sito internet dell’Arpac, riporta dati estremamente tecnici e di non facile lettura. Per meglio capire come si sta evolvendo la situazione della costa di Castelvolturno, oggi l’assessore alla risorsa mare del municipio litoraneo, Antonio Cecoro, sarà in missione negli uffici dell’agenzia regionale all’ambiente. «Qui - ha detto l’assessore - incontrerò i vertici dell’ente che mi spiegheranno la situazione nel dettaglio. E solo dopo questo summit decideremo le azioni da intraprendere sul territorio per arrivare al totale disinquinamento delle acque». Intanto il primo cittadino della cittadina rivierasca, che dei venticinque chilometri della costa del suo territorio può contare appena su una manciata di metri balneabili, Antonio Scalzone, dice di avere già le idee piuttosto chiare su come effettuare la bonifica del mare. «Stiamo attendendo solo l’insediamento della giunta regionale - sottolinea il sindaco Scalzone - Dopodiché inizieremo un pressing ad oltranza direttamente sul presidente Caldoro affinché adotti il progetto delle condotte sottomarine ai canali fognari dei Regi Lagni e di Cuma». Mentre fra pochi giorni, fa sapere sempre il capo dell’amministrazione comunale di Castelvolturno, sicuramente entro il mese di maggio, sarà istallata alla foce dei Regi Lagni una grossa griglia metallica per impedire ai rifiuti ingombranti di spiaggiarsi lungo tutta la costa». Ma a Castelvolturno c’è chi è convinto che la situazione delle acque del mare sia già migliorata rispetto alla scorsa stagione. Numerosi pescatori subacquei della zona giurano che le acque siano più limpide rispetto alle passate stagioni calde. Ed anche i raccoglitori di telline, garantiscono di trovare molti più molluschi rispetto agli altri anni. Segnali di un mare pulito, ma che dovranno confermare i dati ufficiali dell’Arpac.