Tarsu e personale del Consorzio: il rebus dei costi e delle assunzioni
Domani il presidente della Provincia Domenico Zinzi incontrerà l’amministratore unico della Gisec Felice Di Persia. Proprio con Di Persia Zinzi ha avuto uno dei primi faccia a faccia a pochissimi giorni dalla sua elezione, appena approdato al vertice di corso Trieste: all’epoca Di Persia si era presentato dimissionario (dopo l’incarico affidatogli dall’ex commissario straordinario della Provincia, prefetto Biagio Giliberti). In seguito a quell’incontro con Zinzi l’ex magistrato decise di ripensare la sua decisione e di proseguire al vertice della società provinciale incaricata della gestione degli impianti e, successivamente, anche del servizio di raccolta. Ma oltre all’effettiva operatività della Gisec, sono anche altri i dossier cui Zinzi si sta dedicando in questi giorni, a cominciare dal futuro del Consorzio unico delle Province di Napoli e Caserta, finito nel mirino della magistratura e al centro dell’interesse della commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti che proprio la prossima settimana sarà in missione a Caserta: incontrerà i vertici presenti e passati dalla struttura consortile e vedà anche Zinzi. Sul tappeto il nodo del personale, centinaia di unità in esubero, che chiedono garanzie su un eventuale riassorbimento quando il Consorzio sarà liquidato, entro fine anno. Chi si assumerà l’onere finanziario di queste assunzioni? E poi - ragionano dallo staff di Zinzi - non può essere certo la Provincia ad accollarsi queste responsabilità, pena un forte innalzamento della Tarsu i cui importi sono ancora in via di definizione e di sicuro subiranno dei ritocchi al rialzo. Questioni queste ultime che necessitano ancora di qualche settimana di approfondimento. Ma che Zinzi intende subito chiarire.