Chiude lo Stir, un piano contro l'emergenza

Rifiuti, impianto off-limits per un mese a causa dei lavori di manutenzione
8 maggio 2010 - li.sa.
Fonte: Il Mattino Avellino

Un settore gravato da continue difficoltà. La gestione del ciclo integrato dei rifiuti in provincia è costantemente soggetta a problematiche di varia natura che determinano complicanze più o meno gravi. Al di là della situazione finanziaria scaturita dai mancati pagamenti di molti comuni delle quote per i servizi - che continua a preoccupare notevolmente e per la quale non c'è ancora una soluzione definitiva - i soggetti gestori sono costretti a fare i conti con gli effetti derivanti dalla chiusura dello Stir (ex impianto Cdr) di Pianodardine per attività di manutenzione straordinaria e con lo stato di agitazione di una parte dei dipendenti del Cosmari Av2. L'attività dello Stir sarà interrotta - a partire da lunedì 10 maggio - per un periodo tra le quattro e le sei settimane - così come anticipato nel corso dell'incontro tenutosi, nelle scorse settimane, con le organizzazioni di categoria - per interventi di manutenzione straordinaria alle due linee di lavorazione dei rifiuti. La comunicazione di IrpiniAmbiente - cui è stata affidata, dallo scorso primo gennaio, la gestione dell'impianto - ha messo in allarme le aziende che si occupano delle attività di raccolta e smaltimento. Da più parti è stata paventato lo spettro dell'interruzione dei servizi di raccolta, prontamente scongiurato da una comunicazione della stessa società provinciale. I vertici di IrpiniAmbiente si sono, infatti, subito messi al al lavoro per trovare una soluzione alternativa, attraverso l'utilizzo di altre strutture in ambito regionale. Dall'Asa è arrivata la richiesta di individuazione di un nuovo sito per il trasferimento dei rifiuti. Diversamente - ha comunicato l'azienda di viale Italia - «non saremo più nelle condizioni di garantire il servizio di raccolta nei 40 comuni del bacino». A rischio, soprattutto il ritiro della frazione inorganica che viene trasferita e lavorata presso l'impianto di Pianodardine. La società provinciale ha prontamente rassicurato sulla continuità dei servizi che «non subiranno rallentamenti». «I conferimenti - hanno fatto sapere da IrpiniAmbiente - verranno effettuati, come concordato con le strutture regionali, presso lo Stir di Tufino e l'area di trasferenza di Flumeri. La raccolta procederà regolarmente e non sono previsti costi aggiuntivi per lo smaltimento». Sul fronte Av2, invece, si registra l'agitazione di buona parte del lavoratori del consorzio, aderenti prevalentemente al sindacato azzurro. Quest'ultimo ha inviato una comunicazione alla struttura per illustrare i motivi - essenzialmente legati all'incertezza e precarietà di questa fase - alla base della protesta del nutrito gruppo di maestranze. I lavoratori che hanno indetto lo stato di agitazione - «tra l'altro - comunicano dal consorzio - in maniera improvvisa ed inaspettata» - hanno incrociato le braccia, bloccando le attività di loro competenza. Lo sciopero ha creato più di qualche disagio: in alcuni comuni non è stato effettuato il servizio di raccolta differenziata, prevalentemente della frazione umida. I vertici dell'ex consorzio - oggi in liquidazione - immaginano, però, che la situazione possa rientrare già nella giornata di lunedì, garantendo, così, la ripresa a pieno regime dell'attività di raccolta in tutti i centri del bacino di competenza.

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