Gli aumenti della tassa sulla spazzatura nei Comuni. I commissari dei Consorzi in campo

"Tarsu alle stelle, non è colpa della Provincia"

Celano: troppe clientele a sinistra. E Iannone: rincari dopo i tagli dei contributi governativi
7 maggio 2010 - Fulvio Scarlata
Fonte: Il Mattino Salerno

«Aumenti Tarsu, non è colpa della Provincia ma delle clientele di chi nel centrosinistra ha gestito i Consorzi». La guerra sui rifiuti non accenna a placarsi. Scontro tutto politico in cui scende in campo, questa volta, non solo la società provinciale che si occupa del ciclo della spazzatura ma anche i commissari liquidatori dei Consorzi di Bacino. Sotto accusa sprechi e utilizzo di società miste e cooperative sociali invece dei lavoratori dei Consorzi stessi. Curiosamente i tecnici finiscono per portare avanti attacchi tutti politici al centrosinistra mentre tocca ad un politico, Antonio Iannone, sottolineare: «Bisogna però dire che gli aumenti dipendono soprattutto dalla fine del ristoro economico che assicura il commissariato di Governo». La querelle sui rifiuti e sulla responsabilità degli aumenti che stanno avvenendo un po’ in tutta la provincia continua. Gli amministratori locali, soprattutto quelli di centrosinistra a partire dal Comune di Salerno, accusano degli aumenti la nuova gestione affidata alla Provincia a guida Pdl. Da Palazzo Sant’Agostino si ripete che i costi lievitano per colpa delle «scellerate gestioni» del centrosinistra del passato. «La gestione dei rifiuti - accusa Roberto Celano, presidente della società provinciale EcoAmbiente - è stata utilizzata da De Luca per fare clientele e il sindaco vuole mantenere la gestione affaristico-clientelare di cui è responsabile. Per esempio Salerno Pulita utilizza 200 lavoratori interinali invece dei lavoratori del Consorzio in esubero solo grazie all’intreccio di interessi tra Mena Arcieri, che ora verrà promossa per demeriti a capo di una società mista, e De Luca». «Abbiamo scoperto - dice Fabio Siani, commissario liquidatore del Consorzio Sa 1 - un immobilismo del Consorzio nel recuperare crediti nei confronti dei Comuni morosi, soprattutto verso quelli a guida di centrosinistra». Più articolata la relazione di Giuseppe Corona. «Ho trovato situazioni incredibili - dice il commissario liquidatore del Consorzio Sa2 - Automezzi acquistati per 1,3 milioni con costi di manutenzione di 810mila euro, anticipazioni di stipendi non autorizzate per 200mila euro, assunzioni a tempo determinato trasformate in indeterminato in modo discrezionale mentre non si agisce verso il Comune di Salerno per un debito di 3 milioni». Corona cita la svolta avvenuta in tre mesi. Così lo straordinario (spesa da 700mila euro) arrivato ad una media di 4mila ore mensili nel 2009 negli ultimi tre mesi è sceso a mille ore mensili. Il ricorso ai lavoratori interinali (costo 1,5 milioni) è passato dalle 6mila ore mensili dell’anno scorso alle 2mila ore medie degli ultimi tre mesi. Mentre il traffico telefonico è stato ridotto da 144mila euro a 20mila. «Le polemiche di Barbirotti sono infondate - conclude Corona - Oggi agiamo senza più assistenzialismo, favoritismi, sprechi e cedevolezze». «Questa materia è stata affrontata in maniera criminale dal centrosinistra, in un modo dettato da esigenze elettorali che causano i disservizi - spiega l’assessore provinciale Antonio Iannone - È stucchevole questo tentativo di strumentalizzare la questione rifiuti e gli aumenti che rappresentano il fallimento della classe dirigente del centrosinistra. Bisogna recuperare serietà e collaborazione rispetto sia a problemi organizzativi che a questioni sociali che si aprono. Non è più possibile pagare per le inefficienze, anche se dobbiamo ammettere che gli aumenti della Tarsu dipendono dalla fine dei contributi della gestione commissariale ai Comuni». «Per quanto riguarda gli aumenti - promette Celano - speriamo che con la razionalizzazione che stiamo operando già in pochi anni potremmo ridurre le tariffe».

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