Raccolta rifiuti la stazione unica decide martedì
La Ipi sul filo del rasoio
Non sarà comunicato prima di martedì prossimo il verdetto della Stazione unica appaltante sull'esito della gara per la gestione dei rifiuti in città. Per l'occasione saranno convocate tutte e tre le partecipanti. Sia le due escluse in prima battuta (vale a dire la Igica di Caivano e la A&T di Napoli) che quella rimasta (parzialmente) in gara, la Ipi di Roma. Quest'ultima in realtà è stata esclusa con riserva, quattro giorni fa, ma potrebbe tornare in pista se le controsservazioni, presentate mercoledì scorso dal suo rappresentante legale, dovessero essere accolte dalla commissione esaminatrice presieduta dal dirigente Carmine Sorbo, nominato responsabile unico del procedimento. La Ipi è stata esclusa perché una delle società con la quale si era presentata in Ati era stata giudicata priva dei requisiti richiesti dal bando. Immediata la replica dei diretti interessati che nell'arco di ventiquattro ore hanno presentato le loro memorie difensive per dimostrare di essere all'altezza del compito oltre che in linea con i dettami della gara. «Abbiamo bisogno di qualche giorno per esaminare tutta la documentazione - ha spiegato dal canto suo l'ingegnere Sorbo - perché si tratta di una situazione estremamente delicata. Difficilmente sarà possibile esprimere un parere prima di martedì prossimo». Nel frattempo però l'ufficio tecnico è già al lavoro per individuare le possibili soluzioni da mettere in campo nel caso in cui l'esclusione della società dalla gara dovesse essere confermata. L'ipotesi più plausibile al momento sembrerebbe essere quella dell'emanazione di un nuovo bando. Questa volta però si procederebbe con una gara aperta e non con una procedura negoziata come avvenuto precedentemente. Ciò per garantire una partecipazione più ampia e soprattutto criteri meno rigidi nella selezione delle candidate alla gestione del servizio di igiene urbana. Di contro l'iter sarà più lungo. Con queste modalità potrebbe infatti essere necessario più di un mese per l'assegnazione. Questo significa che il nuovo bando verrà modellato su un periodo di circa sette mesi e che il nuovo gestore avrà in carico il servizio, del valore di sette milioni di euro, solo da giugno a dicembre. In attesa del nuovo affidamento il ciclo dei rifiuti dovrebbe continuare pertanto ad essere svolto dalla Saba (ma solo se ci sarà l'ok della Prefettura) malgrado l'interdittiva antimafia che pende sulla società da circa tre mesi. Sul tema il Comune di Caserta non si sbilancia preferendo attendere l'esito della gara di martedì prossimo ma sono in tanti a Palazzo Castropignano a guardare con scetticismo e con preoccupazione alla situazione, più che anomala, che si è creata in città. Alla Saba, vincitrice della gara per il servizio di nettezza urbana nel 2008, è stato infatti rescisso il contratto lo scorso mese di marzo, così come previsto dalla normativa antimafia e dal protocollo di legalità sugli appalti, proprio perché colpita da un provvedimento di interdittiva per presunte infiltrazioni camorristiche. Tuttavia le istituzioni le hanno consentito di continuare a lavorare fino alla nuova aggiudicazione per scongiurare il blocco della raccolta e quindi il rischio di una nuova emergenza rifiuti. E intanto si avvicina anche la data dell'udienza del Tar Campania, prevista per mercoledì prossimo, al quale la Saba ha inoltrato una nuova richiesta di sospensiva (la prima volta, un mese e mezzo fa, la richiesta le fu negata). Se il tribunale regionale il prossimo 12 maggio dovesse accogliere le sue istanze, la società potrebbe continuare a svolgere le attività di raccolta e smaltimento rifiuti fino all'udienza di merito prevista per il prossimo mese di luglio.