Appalto rifiuti, si va verso una nuova gara

Oggi la verifica delle osservazioni espresse da una delle imprese escluse
7 maggio 2010 - Daniela Volpecina
Fonte: Il Mattino Caserta

Gestione rifiuti, si va verso una nuova gara al Comune di Caserta. Sembrerebbe essere questa la soluzione dell’ente comunale nel caso in cui questa mattina dovesse essere confermata, dalla Stazione unica appaltante, l’esclusione della Ipi di Roma dal bando per l’affidamento del servizio di igiene urbana. La società è stata infatti esclusa con riserva per aver partecipato in Ati con una ditta di Casagiove che non aveva i requisiti richiesti dalla gara di appalto. Immediata la reazione dei diretti interessati che ieri mattina hanno presentato a Palazzo Castropignano le loro controsservazioni al parere espresso dalla commissione. Le riserve sul caso verranno sciolte soltanto nella giornata di oggi ma dal Comune fanno sapere di essere poco ottimisti sull’esito della gara. Non è un caso che l’ufficio tecnico sia già al lavoro per individuare soluzioni alternative. La più probabile al momento sembrerebbe essere proprio quella di bandire una nuova gara, meno rigida rispetto a quella precedente, e soprattutto, aperta a tutti. No dunque a un’altra procedura negoziata, adottata per i casi di somma urgenza, come avvenuto in questo specifico episodio, ma un iter più lungo, della durata di circa trenta giorni, per consentire una partecipazione più ampia. Si tratterebbe stavolta di un appalto in vigore da giugno a dicembre per un valore complessivo di circa sette milioni di euro. Una soluzione che tuttavia pone non pochi interrogativi sul ruolo della Ecologia Saba (che da circa tre mesi continua a occuparsi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in città malgrado l’interdittiva antimafia emessa dalla prefettura di Napoli e confermata dal Tar della Campania) e che necessita inevitabilmente di un parere della prefettura. All’organo di governo spetterà infatti stabilire se la società di Ercolano può proseguire nello svolgimento delle attività malgrado la revoca dell’appalto avvenuta lo scorso marzo. Alla Saba, vincitrice della gara per il servizio di nettezza urbana nel 2008, è stato infatti rescisso il contratto, così come previsto dalla normativa antimafia e dal protocollo di legalità sugli appalti, proprio perché colpita da un provvedimento di interdittiva per presunte infiltrazioni camorristiche. Tuttavia le istituzioni le hanno consentito di continuare a lavorare fino alla nuova aggiudicazione per scongiurare il blocco della raccolta e quindi il rischio di una nuova emergenza rifiuti. L’esito incerto della gara potrebbe tuttavia rimettere tutto in discussione. E intanto la Saba si prepara ad affrontare un nuovo responso del Tar Campania. La società di Ercolano ha infatti depositato in tribunale una nuova richiesta di sospensiva (la prima volta, un mese e mezzo fa, l’istanza venne respinta) che sarà discussa il prossimo 12 maggio. Se il Tar questa volta dovesse accogliere le istanze, la società potrebbe rimanere al suo posto fino all’udienza di merito già prevista per il prossimo mese di luglio. Un verdetto che consentirebbe all’ente comunale di avere più tempo a disposizione per predisporre la nuova gara.

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