I comitati già pronti alla lotta nuove tensioni in Consiglio
Ariano Irpino. Dai comitati antidiscarica di Ariano Irpino e Savignano e dalle tante persone che hanno affollato l'aula del consiglio comunale è partito un messaggio ben preciso all'indirizzo dei sindaci del territorio: bisogna riprendere subito la lotta per contrastare i lavori in corso a Pustarza. La discarica a Pustarza (nessuno crede che accoglierà solo 700mila tonnellate di rifiuti) rappresenta una beffa e un'ingiustizia per un territorio che sopporta già la presenza di un'altra discarica, a Difesa Grande, peraltro ancora da bonificare. Insomma, quello che doveva essere un consiglio comunale destinato a fare il punto della situazione, anche per riproporre eventualmente una nuova mediazione con il Commissario De Gennaro per ridurre i danni derivanti dalla presenza della discarica, si è trasformato in un'assemblea aperta, dai toni abbastanza accesi, durante la quale spesso sia il sindaco di Ariano Irpino Gambacorta che i singoli consiglieri comunali intervenuti nel dibattito sono stati sostanzialmente contestati. È la riprova del fatto che la tensione tra la popolazione sale sempre di più e che nessuno può scommettere sulla gestione dell’ordine pubblico nelle manifestazioni di protesta. D’altra parte da qualche esponente di associazioni ambientaliste è stata già lanciata l’idea di una «disobbedienza civile» da realizzare sotto varie forme per costringere il Governo che si insedierà di qui a qualche giorno a trattare per prima la vicenda di Pustarza. In apertura dei lavori il sindaco di Ariano, Domenico Gambacorta, ha tentato di spiegare che dal novembre del 2004, allorquando per la prima volta è stato indicato il sito di località Ischia per la discarica provinciale, si è battuto, assieme al consiglio comunale, per scongiurare la presenza di un'altro sversatoio sul nostro territorio. Affidato ad un tecnico l’incarico di verificare la presenza di falde acquifere nei pressi della discarica, ma in territorio di Ariano Irpino. «La battaglia sostenuta a favore di Savignano - ha sostanzialmente ribadito Gambacorta - non conosce tentennamenti. Per Giovanni La Vita, esponente degli ambientalisti, tutto ciò non basta. Bisogna tornare alle battaglie che possono veramente contrastare il progetto del Commissario De Gennaro; questo è possibile se si riparte dalla piazza. Per l'assessore provinciale Franco Lo Conte occorre subito organizzare una manifestazione che coinvolga il territorio, mentre per Antonio Ninfadoro è indispensabile far partecipare i parlamentari neo eletti ad un consiglio comunale da tenersi al più presto.