Isole ecologiche, un premio a chi collabora
Il centro di raccolta di via Talamonti è pronto. L’ufficio Ecologia del Comune di Caserta ha annunciato infatti per domani il collaudo del sito che, a partire da lunedì prossimo, ospiterà i rifiuti cosiddetti pericolosi (apparecchiature elettriche ed elettroniche difficili da smaltire come frigoriferi, congelatori, televisori, monitor pc, neon, toner, tubi e non solo) ma anche legno, sfalci e residui di potatura e olii vegetali. Sono state necessarie quattro settimane di lavoro per adeguare la vecchia stazione ecologica alle nuove normative in materia ambientale. Tra le novità, una piattaforma in cemento industriale, dotata di uno strato di asfalto impermeabile, per lo stoccaggio degli ingombranti pericolosi, una tettoia, una schiera di cassoni per le diverse tipologie di rifiuto e un impianto desoliatore, una sorta di depuratore, cui toccherà il compito di impedire che gli olii e i residui liquidi si riversino nella rete fognaria sottostante. La piattaforma dedicata, nata per raccogliere tutto ciò che le isole ecologiche non sono in grado di contenere, sarà aperta al pubblico dal lunedì al sabato. Per conferire i rifiuti al Talamonti sarà sufficiente mostrare un documento di identità in grado di certificare la residenza nella città di Caserta e la ricevuta del versamento dell’ultima bolletta Tarsu (tassa sui rifiuti solidi urbani). Un sistema analogo sarà adottato entro la fine del prossimo mese di gennaio presso l’isola ecologica di via Cappuccini (che da agosto raccoglie vetro, plastica, carta e cartone, alluminio, metalli, materiali di risulta e rifiuti ingombranti non pericolosi) per assegnare premialità e garantire sgravi fiscali ai contribuenti. In una prima fase i benefici saranno però limitati al conferimento di carta, plastica e banda stagnata (lattine e imballaggi metallici in primis). Il Comune ha appena ottenuto infatti dalla filiera del Conai un bonus, del valore di circa 25mila euro, che sarà destinato a quelle famiglie che conferiranno materiale puro. Maggiore sarà la quantità di materiale differenziato puro che il Comune sverserà al Conai, maggiore saranno l’incasso a fine anno e i bonus per i cittadini. Basti pensare infatti che attualmente l’amministrazione incassa 90 euro per ogni tonnellata di carta pura smaltita (l’importo scende a 10 euro nel caso si tratti di carta oliata, sporca e simili), 100 euro per ogni tonnellata di banda stagnata (a condizione che non contenga residui di rifiuti, altrimenti il valore scende a 30 euro, è il caso per esempio delle lattine non ripulite bene o non svuotate del tutto) e addirittura 200 euro a tonnellata per la plastica pura (l’importo può ridursi però del 70 per cento in caso di impurità). Il sistema potrà poi essere esteso, a partire da fine febbraio, anche alla seconda isola ecologica in via di realizzazione nel secondo tratto di viale Lincoln nella frazione di San Benedetto. Un sito tre volte più grande rispetto a quello di via Cappuccini che, oltre ad accogliere i materiali riciclabili (plastica, vetro, banda stagnata, alluminio e carta) e gli ingombranti non pericolosi (grandi e piccoli elettrodomestici, mobili, componenti informatiche e non solo) disporrà tra l’altro anche di una sala polifunzionale che il Comune ha intenzione di mettere a disposizione delle scuole per realizzare lezioni ad hoc sul ciclo integrato dei rifiuti. Nel 2010 potrebbe vedere la luce infine anche una terza isola ecologica. La notizia non ha ancora il crisma dell’ufficialità ma il sito potrebbe essere attivato nella zona pedemontana per agevolare i cittadini residenti nelle frazioni di Casola, Sommana, Pozzovetere e Casertavecchia che hanno difficoltà a raggiungere le isole ecologiche in via Cappuccini e viale Lincoln.