Regione-governo, duello sul termovalorizzatore
Un articolo (il decimo) del decreto legge che chiude l’emergenza rifiuti in Campania rischia di incrinare i rapporti tra Bassolino e il sottosegretario Bertolaso. E ieri il governatore campano s’affida ad una nota per esternare il suo rammarico su un punto: «Il governo ha deciso tutto da solo riguardo al prezzo del termovalorizzatore». Un valore stabilito in 370 milioni di euro che entro il 31 dicembre 2011 potrebbe dover tirare fuori la Regione per acquistarlo, così come prevede il decreto. Tre i ragionamenti alla base della presa di posizione di palazzo Santa Lucia. Il primo: a stabilire il prezzo di un bene che deve acquistare un ente pubblico può essere o un perito nominato ad hoc o l’Agenzia del territorio. E in questo caso è invece un decreto a stabilirlo. Il secondo: perché a Salerno è la Provincia che gestirà il costruendo termovalorizzatore mentre per Acerra si decide in via prioritaria che sia la Regione a dover sostenere, invece, il solo onere? Il terzo: nel luglio scorso Bertolaso indicò in circa 300 milioni di euro il valore dell’impianto mentre il dl lo fa lievitare a 370. Anche se, è bene chiarirlo, la vendita alla Regione è solo una delle opzioni del governo che può decidere «il trasferimento della proprietà - recita il passaggio contestato del dl - alla Regione Campania, o ad altro ente pubblico territoriale, o al Dipartimento della Protezione o ad un privato». Sembra l’inizio di un nuovo duello anche se per ora la Protezione civile guidata da Gido Bertolaso non replica al governatore campano. «Abbiamo lavorato con grande senso di responsabilità e di collaborazione con il governo per costruire un percorso condiviso che ci portasse in modo corretto ed efficace verso un assetto ordinario del ciclo di smaltimento dei rifiuti», premette Bassolino prima di ricordare che appena la settimana scorsa si è incontrato proprio ad Acerra con Bertolaso. E in quell’occasione il discorso non è mai caduto sul punto del decreto ora al centro della controversia. «Su alcuni temi, come la gestione-stralcio, vi è stato un comune approfondimento. Su altri, invece, non vi è stato analogo coinvolgimento e il Governo ha deciso da solo», continua Bassolino prima di entrare nel merito della questione. «Va approfondita il trasferimento e la gestione - chiede - del termovalorizzatore di Acerra. Da quanto si è appreso in queste ore, appare singolare che il prezzo dell’impianto venga fissato dal decreto legge. Innanzitutto perché si tratta di un bene che oggi è di proprietà privata, e poi perché non si evince il criterio in base al quale quel prezzo viene determinato. Bisognerà dunque vedere con grande attenzione ciò che riporterà il testo definitivo del decreto legge».