Pianura, in aula il film della rivolta Scontro a distanza Nonno-Strazzullo
L'INDAGINE Sugli scontri di Pianura è in corso il processo con venti imputati
L'UDIENZA leriinaula proiettati i fumati degli scontri e ascoltate le telefonate i ntercettate
LE IMMAGINI degli scontri, il quartiere che brucia. Le voci registrate di Giorgio Nugnes e Marco Nonno. Nell'aula 216 del tribunale va in onda il film della rivolta di Pianura. Le fasi cruciali della guerriglia esplosa nel gennaio 2008 contro la ventilata apertura della discarica sono state ricostruite nel corso del processo sugli scontri che si sta svolgendo davanti allanonasezione penale. Sono state proiettate le immagini riprese dalle telecamere di Rai e Mediaset durante i tafferugli. E sono state riascoltate anche le intercettazioni di alcune telefonate, comprese quelle intercorse tra il consigliere comunale di An Marco Nonno, oggi imputato con l'accusa di aver svolto il ruolo di regista della rivolta, e l'allora assessore comunale Giorgio Nugnes, che morirà suicida nel novembre 2008, poco dopo essere rimasto coinvolto nell'indagine sui fatti di Pianura e alla vigilia di un'altra inchiesta, quella sul Global Service. Nonno ha sempre respinto le accuse (come peraltro aveva fatto anche Nugnes) e anche ieri non sono mancati momenti di attrito in aula fra l'accusa, rappresentata dal pm Antonio Ardituro, e la difesa, sostenuta dall'avvocato Massimo Fumo. Quando il pm ha chiesto a Nonno se si riconosceva nelle immagini degli scontri, il consigliere comunale si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nel caso di un altro filmato, sempre a domanda del pubblico ministero, Nonno ha invece detto di riconoscere «il consigliere circoscrizionale Strazzullo, molto vicino al consigliere regionale Pietro Diodato». A questa affermazione ha replicato con un comunicato Pasquale Strazzullo dicendosi «sbalordito» da quelle che definisce come «fameticanti dichiarazioni» di Marco Nonno. Strazzullo parla di «menzogne» e aggiunge: «All'epoca non ero consigliere municipale, mi avvicinai, come tanti cittadini onesti di Pianura, solo durante la prima fase delle proteste civili e pacifiche. In quel periodo - si legge ancora - mi avvicinai politicamente a Nonno e fu lui a chiamarmi per farmi prendere parte alla protesta dei cittadini. In quel periodo non mi frequentavo con Diodato per divergenze politiche, appena ebbi modo di verificare che le proteste assumevano una veste violenta, insospettito da strane situazioni, abbandonai i luoghi della rivolta», conclude Strazzullo. Il processo riprenderà il 12 maggio. In una delle prossime udienze sarà sentito come teste anche Diodato.