Scontri a Pianura, in aula ifilmati su Marco Nonno
NAPOLI - Ci sono fumati in cui Marco Nonno veste perfettamente i panni del rappresentante della pubblica amministrazione schierata dalla parte della gente, al fianco dei cittadini di Pianura che nel gennaio del 2008 si sono opposti energicamente alla possibile riapertura di contrada Pisani. In alcuni filmati registrati dal Tg5 e dal TgR Campania Marco Nonno rilascia interviste (dai toni forti e polemici) come consigliere comunale, viene inquadrato mentre legge il giornale insieme ad altre persone sulla cronaca degli scontri nel quartiere. Ma in altri filmati, in altri frammenti, Marco Nonno viene immortalato in altri atteggiamenti, che ad una prima occhiata non sembrano del tutto consoni ad un rappresentante delle istituzioni. Il 3 gennaio del 2008, nell'edizione della sera, il Tg5 manda in onda un servizio che ripercorre una serata di violenza a Pianura. Marco Nonno, cappellino blu scuro di lana che gli copre interamente la fronte, viene inquadrato velocemente tra un mucchio di persone mentre in maniera frettolosa alza qualcosa da terra che non si riesce a capire cosa sia. Al suo fianco c'è un altro consigliere comunale, al quale è proprio Marco Nonno, presente in aula, a dare un'identità su domanda del pubblico ministero antimafia Antonello Ardituro: "E' il consigliere di municialità Pasquale Strazzullo direttamente legato a Pietro Diodato" . Cosa facciano di preciso, nessuno lo ha capito. Ciò che resta è un'impressione. Così come è solo un'impressione quella del pm Ardituro che riconosce Nonno tra un gruppetto di persone che sembrano stiano per forzare uno degli accessi a Contrada Pisani. Ma alla procura tanto basta per rinforza- re le accuse contro l'imputato Marco Nonno, accusato di essere stato il registra degli scontri, di aver fornito agli ultrà infilitratisi tra la brava gente che protestava per la propria salute indicazioni utili ad intercettare le forze dell'ordine e a dare loro addosso. I filmati sono stati trasmessi ieri mattina nell'aula 217 nel corso del processo di primo grado che si sta svolgendo dinanzi ai giudici della nona sezione penale del tribunale di Napoli. Nel corso dell'udienza, che si è conclusa nel tardo pomeriggio, sono anche stati mostrati filmati in cui alcuni cittadini di Pianura prendevano le distanze dalla protesta, lamentando di essere ostaggi dei teppisti. Sono inoltre state fatte ascoltare diverse intercettazioni telefoniche, tre delle quali riguardano telefonate intercorse tra Marco Nonno e l'ex assessore comunale Giorgio Nugnes, morto suicida nel novembre del 2008. In aula si sono rivissuti la concitazione e il caos di quelle notti di protesta: imprecazioni, sirene, ordini, grida di persone impaurite. Alcune delle conversazioni ascoltate sono di tifosi ultrà, ai quali, secondo il pm, i politici si erano rivolti per organizzare i disordini. Il loro grido di battaglia era "Agata!": bastava questa parola detta al telefono perché i tifosi si ritrovassero insieme a fomentare la rivolta. Gli abitanti di Pianura, emerge dalle registrazioni, li avevano individuati: "Dovete andarvene di qua - dicono alcuni - perché lo sanno tutti che siete ultrà". Nella prossima udienza, in programma il 12 maggio, testimonierà il maggiore dei carabinieri Lorenzo D'Aloia, comandante del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli.