Termovalorizzatore, tutti i poteri a Cirielli

De Luca perde la gestione dell’impianto dopo due anni di lavoro Assegnate alla Provincia le competenze per l’impianto: «Nulli gli atti del sindaco commissario»
18 dicembre 2009 - Piera Carlomagno
Fonte: Il Mattino Salerno

Si sciolgono i poteri commissariali e lasciano il campo a quelli ordinari. Il termovalorizzatore di Salerno (il secondo della Campania insieme a quello di Acerra) passa così dalle competenze del sindaco-commissario Vincenzo De Luca a quelle del presidente della Provincia Edmondo Cirielli. È, tra le tante, una delle novità politico-istituzionali più significative del provvedimento legislativo con il quale il Consiglio dei ministri ha formalmente chiuso l’emergenza rifiuti in Campania. Il Dpcm (Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri), illustrato ieri mattina dal sottosegretario Guido Bertolaso, stabilisce che «la Provincia di Salerno provvede in termini di somma urgenza a porre in essere tutte procedure e le iniziative occorrenti» per realizzare il termovalorizzatore che sarà dimensionato al trattamento di un tetto massimo di trecentomila tonnellate annue di rifiuti (il progetto De Luca ne prevedeva 500mila). Il testo del decreto non parla apertamente di fine dei poteri commissariali, conferiti al sindaco De Luca, ma dichiara tutti i provvedimenti adottati sino ad oggi, in funzione della costruzione dell’impianto, «nulli e privi di effetto se non confermati dal presidente della Provincia entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto». Insomma De Luca perde la potestà sul termovalorizzatore ma gli viene concessa una possibilità di collaborazione se però è il nuovo dominus della situazione, Edmondo Cirielli, a concederlo. Rottura netta o pur parziale collaborazione istituzionale? I commenti (vedi pezzo a lato) mostrano lo possibilità della doppia strada e un diverso orientamento di Cirielli e dell’autorevole assessore provinciale all’ambiente Giovanni Romano. Nessun commento, al momento, del sindaco De Luca. Il primo cittadino sta evidentemente meditando la posizione da assumere. Il termovalorizzatore era stata la bandiera che, in piena emergenza rifiuti a Napoli, gli aveva dato forza e rilievo a livello anche nazionale. Il decreto stabilisce misure anche per il termovalorizzatore di Acerra e sulle società uniche di gestione del ciclo dei rifiuti. Acerra. Il valore del termovalorizzatore di Acerra e' stabilito in 370 milioni di euro. E' quanto si legge nell'articolo 9 del decreto esaminato questa mattina dal Consiglio dei ministri che all'articolo 10 prevede che "entro il 31 dicembre 2011" la proprieta' dell'impianto sia trasferita con Dpcm, alla regione Campania, previa intesa con la regione "o ad altro ente pubblico anche non territoriale, ovvero alla Presidenza del Consiglio-Dipartimento della Protezione civile o a soggetto privato". Sono due, poi, le strutture che garantiranno la continuità e il supporto agli enti locali affiancandoli nell’attività: si tratta dell’Unità stralcio e dell’Unità operativa, che cesseranno il 31 gennaio 2011, termine prorogabile per non più di sei mesi: tra i loro compiti più importanti ci sarà l’accertamento dei debiti e dei crediti derivanti dalla gestione dell’emergenza rifiuti in Campania. La società L'articolo 19 del decreto varato dal Cdm prevede la costituzione di una societa' per azioni d'interesse nazionale denominata "Protezione civile spa" con sede a Roma. Unico azionista la Presidenza del Consiglio. La societa' ha oggetto "lo svolgimento delle funzioni strumentali del Dipartimento della Protezione civile, ivi compresa la gestione della flotta aerea e delle risorse tecnologiche, nonche' la progettazione, la scelta del contraente, la direzione lavori, la vigilanza degli interventi strutturali e infrastrutturali, l'acquisizione di forniture o servizi rientranti negli ambiti di competenza del Dipartimento", comprese le emergenze. Il consiglio di amministrazione della societa' e' nominato dal Presidente del consiglio su proposta del segretario generale della Presidenza del consiglio e del Capo dipartimento della Protezione civile.

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