Il sottosegretario un’ora dai pm come testimone

18 dicembre 2009 - l.d.g.
Fonte: Il Mattino

È stato ascoltato per un’ora come persona informata dei fatti, nell’inchiesta sulla gestione di appalti in materia di sicurezza. Guido Bertolaso è stato ascoltato come testimone, ieri pomeriggio, in Procura. Ha risposto alle domande del capo della Dda, l’aggiunto Rosario Cantelmo che conduce le indagini assieme ai pm Enzo D’Onofrio, Raffaello Falcone e Pierpaolo Filippelli. S’indaga su appalti milionari destinati a caserme e uffici di polizia, riconducibili al piano Napoli, pacchetto di interventi varato tra 2006 e 2007 per far fronte all’emergenza criminalità in città. Bertolaso viene sentito, dopo l’imprenditore pugliese Tarantini, che aveva parlato del pressing di un gruppo di imprenditori sugli appalti sbloccati dalla Protezione civile. Tarantini ha parlato dell’imprenditore Ugo Intini e di altri uomini d’affari attivi nel Napoletano. Soggetti con i quali Bertolaso - come ha ribadito ieri rifacendosi a un comunicato stampa - non avrebbe avuto rapporti d’affari: la Protezione civile, sia sotto il governo Prodi, sia sotto il governo Berlusconi non ha ordinato ai signori Intini e Tarantini né una matita, né un estintore, né un cerotto. L’attenzione a Napoli punta sulla «Selex», società mista riconducibile alle attività del gruppo Finmeccanica in Campania. È il centro dell’indagine chiamata «magnanapoli», un anno fa culminata negli arresti ai domiciliari (poi revocati) dell’imprenditore Alfredo Romeo e di alcuni ex assessori della giunta Iervolino.

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