Discariche, continuano il presidio 250 militari
Rimane il presidio dei militari. Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che mette fine all’emergenza rifiuti in Campania, autorizzando però «la salvaguardia e la tutela delle aree e dei siti di interesse strategico nazionale» con l’impiego di 250 militari delle Forze Armate con ricambio trimestrale. La presenza dei militari è stata una delle chiavi di volta per la struttura commissariale per risolvere l’emergenza rifiuti in Campania. Uno dei principali articoli del primo decreto del governo, quello del 21 maggio 2008. con cui si avviava il ritorno a un ciclo di smaltimento dei rifiuti attraverso la riapertura di alcune discariche sotto il presidio degli uomini delle forze armate. Era scritto nel decreto: «Le discariche verranno presidiate dalle forze armate e chiunque si introducesse abusivamente in queste aree di interesse strategico nazionale sarà punibile e punito in base all'articolo 632 del codice penale con l'arresto e il carcere fino a un anno. Saranno puniti con una pena da uno a cinque anni coloro che saranno promotori di disordini». Il vero problema allora erano proprio le manifestazioni di piazza contro l’apertura delle discariche. prima Pianura, poi Chiaiano, ma anche nelle altre province della Campania. Con il presidio costante delle forze militari Bertolaso riuscì a smaltire gran parte del quantitativo dei rifiuti che erano nelle srade della Campania e che venivano puntualmente bruciate di notte con pericolosissimi roghi che producevano diossina.