Tesoretto Acerra già incassati dodici milioni
Le procedure per il termovalorizzatore di Salerno non verranno più gestite dal sindaco-commissario Vincenzo De Luca. Lo stabilisce il decreto legge, che chiude l’emergenza rifiuti, approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Come annunciato dal sottosegretario Guido Bertolaso, infatti, ogni competenza sull’impianto passa d’ora in avanti alla Provincia: sono dunque revocati tutti gli atti finora posti in essere dal sindaco-commissario, a meno che non vengano confermati. L’altra novità riguarda l’impianto di Acerra, che intanto sta ottenendo i primi risultati: sono stati già prodotti 12 milioni di euro in energia elettrica mentre si stanno smaltendo più di 2mila tonnellate di rifiuti. A decorrere da gennaio 2010 - ecco uno dei passaggi maggiormente rilevanti - viene autorizzata la stipula di un contratto di affitto del termovalorizzatore (per un canone di 2,5 milioni di euro mensili) ma alla Protezione civile spetta il pieno godimento dell’impianto compresi i ricavi che deriveranno dalla vendita di energia elettrica prodotta. La gestione passerà ad A2A a partire dal prossimo 15 gennaio. L’articolo 10, invece, prevede che «entro il 31 dicembre 2011 la proprietà dell’impianto sia trasferita - con decreto della presidenza del Consiglio - alla Regione Campania, previa intesa con la stessa Regione, o ad altro ente pubblico anche non territoriale, ovvero alla presidenza del Consiglio-dipartimento della Protezione civile o a un soggetto privato». Sono due, poi, le strutture che garantiranno la continuità e il supporto agli enti locali affiancandoli nell’attività: si tratta dell’Unità stralcio e dell’Unità operativa, che cesseranno il 31 gennaio 2011, termine prorogabile per non più di sei mesi: tra i loro compiti più importanti ci sarà l’accertamento dei debiti e dei crediti derivanti dalla gestione dell’emergenza rifiuti in Campania. Rispetto ai crediti dovuti dai comuni alla struttura è previsto un recupero mediante riduzione dei trasferimenti erariali. L’articolo 19 del decreto varato dal Consiglio dei ministri prevede, inoltre, la costituzione di una società per azioni d’interesse nazionale denominata «Protezione civile spa» con sede a Roma. Unico azionista è la presidenza del Consiglio. La società ha come oggetto «lo svolgimento delle funzioni strumentali del dipartimento della Protezione civile, ivi compresa la gestione della flotta aerea e delle risorse tecnologiche nonché la progettazione, la scelta del contraente, la direzione lavori, la vigilanza degli interventi strutturali e infrastrutturali, l’acquisizione di forniture o servizi rientranti negli ambiti di competenza del dipartimento», comprese le emergenze. Il consiglio di amministrazione della società è nominato dal premier su proposta del segretario generale della presidenza del Consiglio e del capo dipartimento della Protezione civile. Ma quanto vale il termovalorizzatore di Acerra? La cifra, stabilita dall’articolo 9, è ingente: 370 milioni di euro.