Campania record per la Tarsu, torna l’allarme discariche

I dati raccolti da "Cittadinanzattiva"
"Tariffe alle stelle nelle regioni del Sud e niente riciclo per metà dell'immondizia"
1 maggio 2010
Fonte: Il Mattino

La Campania e la Sicilia sono le regioni in cui la tassa sulla spazzatura è più cara, rispettivamente 301 e 281 euro in media all'anno. È quanto denuncia il rapporto sui rifiuti di «Cittadinanzattiva» che analizza l'andamento regionale della Tarsu, la tassa smaltimento rifiuti solidi urbani e della Tia, tariffa d'igiene ambientale (adottata solo dal 45% dei capoluoghi). «In Italia, più della metà dei rifiuti va ancora a finire in discarica, la produzione pro capite di rifiuti urbani è pressocchè stabile - afferma Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva - mentre ciò che non accenna a diminuire è il carico delle tariffe, specie in quelle aree del Paese, come il Sud, dove il reddito pro capite è più basso». «In assoluto in Italia la spesa media annua più alta si registra in Campania (301 euro) e la più bassa in Molise (126 euro), a dimostrazione di una marcata differenza tra le diverse aree geografiche del paese». Quanto al servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, quello più costoso è a Milano dove si pagano mediamente 262 euro l'anno.Cittadinanzattiva tocca anche il tema della produzione di rifiuti urbani e lo fa citando l'ultimo rapporto dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (2009), secondo cui nel 2007 in Lombardia la produzione pro capite di rifiuti urbani è leggermente diminuita (-1,2%) rispetto all'anno prima. Il livello di raccolta differenziata, invece, si attesta al 45% del totale dei rifiuti prodotti in regione, a fronte di una media nazionale pari al 28%. «In Italia, - ha spiegato il vicesegretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso - più della metà dei rifiuti va ancora a finire in discarica, la produzione pro capite di rifiuti urbani è pressocchè stabile, mentre ciò che non accenna a diminuire è il carico delle tariffe, specie in quelle aree del paese, come il Sud, dove il reddito pro capite è più basso. In sostanza, - continua Gaudioso - il servizio non migliora mentre i costi sopportati dalle famiglie sono sempre maggiori, e da questo punto di vista il caso della Campania è quanto mai esemplificativo». Dall'analisi, secondo il dirigente di Cittadinanzattiva, emerge la mancanza di una politica nazionale della gestione dei rifiuti in cui il costo sia proporzionale alla qualità del servizio, e questo va «a tutto vantaggio di chi continua ad operare in assoluta assenza di trasparenza, se non proprio nell'illegalità». Gaudioso, infine, auspica l'istituzione di una autorità di regolamentazione e controllo indipendente, e «un convinto coinvolgimento», nella valutazione del servizio di smaltimento dei rifiuti, «dei cittadini e delle associazioni che ne tutelano i diritti».

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