"Norma incostituzionale", Lanna obbedisce ma fa ricorso al Tar

1 maggio 2010
Fonte: Il Mattino Caserta

FRANCOLISE. A scendere in campo contro la legge numero 26 del 26 febbraio 2010 che disciplina le nuove modalità di gestione del ciclo integrato di raccolta dei rifiuti, è anche un altro comune dell’Agro caleno, Francolise. Con circa cinquemila abitanti, il paese del tabacco e degli allevamenti bufalini, anche nei momenti più critici dell’emergenza campana, non ha mai offerto l’immagine dei cumuli di immondizia nelle strade. Ma il sindaco Nicola Lanna, eletto lo scorso anno, ha agito in maniera diversa dal primo cittadino di Camigliano Vincenzo Cenname. Ha trasmesso gli archivi della Tarsu e della Tia alla Provincia «per fornire – spiega Lanna- il contributo collaborativo e chiarificatore che deve sussistere fra le istituzioni», ma successivamente ha conferito mandato ai legali Nicola Di Benedetto e Ciro Centore per effettuare ricorso al Tar. Due le questioni sollevate con il provvedimento giudiziario. Da un lato l’illegittimità costituzionale della legge con la quale «i Comuni - afferma il sindaco - sono stati privati di un tributo, come Tarsu e Tia in favore di un soggetto privato quale è la società provinciale, senza che fossero preventivamente e legislativamente specificati e salvaguardati i principi cornice di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario». Su un altro fronte viene invece sollevata l’illegittimità dell’atto con il quale la Provincia di Caserta ha costituito la società Gisec spa, con capitale interamente provinciale. «Il nostro Comune - sottolinea Lanna - anche nei periodi peggiori ha saputo fronteggiare i disagi, mantenendo pulito il territorio ed esercitando il potere impositivo in maniera equilibrata. Per questo - aggiunge il sindaco - contestiamo fortemente la scelta del governo di privare anche gli enti virtuosi delle competenze relative alla gestione dei rifiuti e all’accertamento e alla riscossione della Tarsu e della Tia. Questo - conclude- si tradurrà inevitabilmente in aumenti indiscriminati delle imposte a carico dei cittadini».

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