"Un inceneritore per Caserta"
Un termovalorizzatore per la provincia di Caserta «in modo da rendere questo territorio completamente autonomo sotto il profilo della gestione dell’intero ciclo dei rifiuti». È la proposta rilanciata ieri dal presidente di corso Trieste Domenico Zinzi che ha incontrato la delegazione della Commissione del Parlamento europeo per le Petizioni (presidente Erminia Mazzoni) giunta in Campania per una serie di audizioni sul versante dell’emergenza rifiuti. Zinzi ha insistito sull’elevata esposizione al rischio di una nuova emergenza per la provincia di Caserta chiedendo il dirottamento di fondi europei al fine di realizzare un impianto di termovalorizzazione, così come i due, oltre ad Acerra, previsti per Napoli e Salerno. Un’idea quest’ultima non prevista dalla struttura commissariale guidata dal sottosegretario Guido Bertolaso che, nell’ultima relazione consegnata al Parlamento e al governo, aveva ritenuto sufficienti tre termovalorizzatori in Campania depennando di fatto l’iter già avviato per l’impiato di Santa Maria la Fossa, già annunciato da un precedente studio del commissariato di governo. «Al fine di evitare che nei prossimi due anni possa riproporsi una nuova emergenza - è il ragionamento di Zinzi - e dal momento che l’unica discarica presente in provincia nel tempo si esaurirà», il presidente ha chiesto che anche Caserta venga inserita nei finanziamenti Ue per la realizzazione di un termovalorizzatore sul territorio. Inoltre Zinzi ha spiegato che, per aumentare la durata dell’attività di ricezione dei rifiuti dell’unica discarica della provincia di Caserta, «è necessario che i flussi di spazzatura provenienti dalle altre province vengano del tutto eliminati». Un versante delicato, quello dei rifiuti, che spiega anche perché - nella formazione della sua squadra di governo - il presidente di corso Trieste miri al coinvolgimento di docenti ed esperti «che possano realmente dare un contributo qualificato per migliorare il territorio». Altro punto scottante è rappresentato dalle bonifiche: Zinzi ha sottolineato che in provincia di Caserta esistono numerosi siti che sono stati già censiti e che sono in attesa di bonifica mentre ha espresso forti riserve sulle modalità di costituzione del Consorzio unico delle province di Napoli e Caserta, l’ente attualmente gestito da un commissario liquidatore e che il 30 settembre sarà sciolto portandosi dietro un consistente passivo e un elevato volume di esuberi di personale. Zinzi, infine, ha precisato che «la Provincia di Caserta ha presentato il Piano provinciale dei rifiuti, che tiene conto anche delle difficoltà nello smaltimento dei rifiuti industriali». E lunedì agenda fitta di incontri a Palazzo Salerno.