Andrà in vigore domani e inibisce sette tratti della costa, dal porto commerciale al Picentino

Mare inquinato, rivolta dei balneatori: un disatsro

Il presidente della commissione ambiente convoca d'urgenza l'assessore Calabrese
30 aprile 2010 - Viviana Navarra
Fonte: Il Mattino Salerno

«Un forte applauso a Salerno turistica: eccoci qua, come al solito, ad inaugurare l'inizio della stagione estiva con i divieti di balneazione. È veramente il colmo. Ci si ricorda a maggio che il mare è inquinato, e il resto dell'anno che si fa? Gli eventuali provvedimenti vanno presi a tempo debito, non quando le giornate si allungano e la primavera esplode. Gli stabilimenti balneari, al contrario di quello che si pensi, lavorano tutto l'anno e guadagnano solo tre mesi: così gli si taglia le gambe. La costiera amalfitana parte dal nostro porto, è vergognoso che trentotto punti del litorale salernitano siano off limits». È sarcastico e al tempo stesso amareggiato Mario Giorgi, segretario provinciale del Sindacato italiano balneari. E non è l'unico ad esserlo. I gestori dei lidi salernitani gli fanno eco in un crescendo di malcontenti e di polemiche, mentre a palazzo di città il consigliere comunale presidente della Commissione Ambiente, Camillo Amodio, ha convocato ad horas una seduta per discutere dell’ordinanza sindacale di divieto di balneazione che entrerà in vigore domani e che, in particolare, riguarda anche sette tratti del litorale cittadino tra il porto commerciale e il fiume Picentino. La commissione si riunirà martedì 4 maggio per ascoltare il resoconto dell’assessore all’Ambiente Gerardo Calabrese. «Dopo la stagione scorsa sembrava che tutto fosse tornato a posto. Sentiremo, sui dati che hanno portato a prendere ancora una volta un simile provvedimento, l’assessore Calabrese che è sempre preciso e obiettivo. Poi valuteremo, anche riguardo a quel tratto, il torrente Torrione, che secondo le informazioni in possesso dell’assessore, potrebbe essere liberato dal divieto» ha riferito il presidente di commissione Amodio. Intanto tra gli addetti ai lavori esplode la polemica. Mauro Pagliuca, gestore dei bagni La Conchiglia di Lungomare Tafuri, considera aspro: «Il divieto di balneazione nei mesi estivi è veramente demoralizzante. L'estate è mare e noi siamo una città di mare: dovremmo poter godere appieno della nostra bellissima fascia costiera che tutti ci invidiano, senza restrizioni o impedimenti di alcun genere». Le restrizioni in questo caso hanno una misura ben definita: sette tratti di spiaggia cittadina sono infatti chiusi ai bagnanti. L'ordinanza scatterà domani in base alla delibera regionale che ha individuato le zone e i tratti costieri da interdire alla balneazione, segnati sui tabulati distinti per provincia e definiti dalle coordinate geografiche. Porto, duecento metri est del fiume Irno, torrente Torrione, Colonia San Giuseppe, foce fiume Fuorni, spiaggia tra Fuorni e Picentino, foce Picentino al confine con Pontecagnano: ecco tutte le aree interessate. «Il nostro mare è un tesoro inestimabile da valorizzare - afferma Antonella Di Stasio, titolare del lido Acapulco.- L'acqua è sporca? È un problema che si ripresenta puntuale ogni anno ma nessuno prende mai alcun provvedimento. Inoltre l'inquinamento ormai dilaga, se volessimo seguire alla lettera tutte le misure precauzionali che ci suggeriscono di adottare allora non dovremmo né fare il bagno a mare né mangiare prodotti alimentari di dubbia provenienza né fare tantissime altre cose. La verità è che tutelare il nostro litorale è una priorità, andrebbe fatto di più». Scatta l'ordinanza scattano dunque le proteste. Tante voci, un unico coro: il divieto di balneazione nei sette tratti del litorale cittadino "non s'ha da fare". La pensano così anche al 'Lido 08' di via Leucosia: «Mare inquinato? È un allarme che rientrerà. Salerno è una città turistica che vive di mare, non può e non deve esserci una fobia legata all'acqua e al suo stato di 'salute'. Come mai queste problematiche emergano sempre in prossimità dell'estate, poi, è un mistero tutto da scoprire. Se si parlasse tanto di mare sporco nei mesi invernali, quando fa freddo e la pioggia rende tutto triste e opaco, sarebbe più accettabile. Ma adesso che comincia a far caldo e la voglia di tuffarsi si inizia a far sentire, apprendere che tante spiagge sono impraticabili è paradossale». Dello stesso parere il signor Franco dello stabilimento'Scoglio 24': «La stagione balneare non è ancora cominciata e già le spiagge diventano off limits. Sono diversi anni che si parla di mare inquinato e di impossibilità di farsi il bagno in certe zone costiere ma poi tutto resta inesorabilmente uguale; divieti o non, tutte le estati è la stessa storia». «Probabilmente - continua il signor Franco - durante l'anno andrebbero fatti maggiori controlli per prevenire situazioni drastiche che impongano addirittura il divieto di balneazione. Sicuramente, ad ogni modo, è una situazione molto spiacevole. Il mare per noi salernitani dovrebbe essere il fiore all'occhiello, ma se sono complessivamente trentotto i punti della costa cittadina in cui durante questa stagione estiva sarà vietato fare il bagno, altro che fiore all'occhiello: è un vero e proprio disastro». Riflette sull'efficacia del depuratore Marco Adamo, gestore del 'Sea Garden' di Via Generale Clark: «Colpisce molto che oltre tremila metri di litorale cittadino siano considerati non praticabili. Segno che il depuratore ha grossi limiti». Una ultima e amara considerazione sulla faccenda la esprime ancora una volta il segretario provinciale del Sib, Mario Giorgi: «La città non ci sta facendo una bella figura. Cerchiamo almeno di contenere i danni e di non fare pubblicità negativa al nostro mare a livello nazionale. Sfortunatamente siamo già noti a tutti per la spazzatura. Perlomeno difendiamo le nostre acque: il nostro litorale spazzatura non lo è di certo».

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