Rivolta di Pianura, in aula scorrono i filmati degli scontri

Acquisite agli atti le immagini della Rai e di Canale 5
Nonno: complotto politico
29 aprile 2010
Fonte: Il Mattino

In aula scorrono le immagini della rivolta. Sono quelle mandate in onda da alcuni telegionali nazionali nei giorni delle rivolte, all’inizio del mese di gennaio del 2008. Sono scene degli scontri e delle barricate contro la riapertura della discarica e trasmesse da Rai e Canale 5 quelle visionate ieri durante l’udienza del processo in corso davanti alla IX sezione del Tribunale. Tra i 20 imputati c’è anche il consigliere comunale del Pdl, Marco Nonno, accusato dal pm Antonello Ardituro di essere uno degli organizzatori della rivolta. Ad illustrare le immagini, appositamente acquisite presso le redazioni del Tg 5 e della Tgr, il funzionario della Digos Stefano Spagnuolo. Nei filmati del 4 gennaio 2008 compare Nonno con un cappello di lana sulla testa mentre, insieme con altre persone, durante gli scontri, si china come per sollevare qualcosa. Intervistato da un giornalista dopo l’assalto a un bus al quale vennero sgonfiate le ruote, il consigliere comunale dichiarò: «Non so chi sia stato, ma gli autori hanno tutta la mia solidarietà se questo può servire a richiamare l’attenzione». In un’altra intervista invece disse: «A fronte di una giusta e legittima protesta, è inevitabile che ci sia qualche testa calda». Nonno si è sempre difeso sostenendo di essere vittima di un complotto politico. La polemica è stata sfiorata anche oggi in aula, quando, indicando alla corte (presidente Aschettino) uno dei partecipanti alla protesta, Nonno ha detto: «Si tratta del consigliere circoscrizionale Strazzullo, molto vicino al consigliere regionale Pietro Diodato». Immediata la replica dello stesso Strazzullo, consigliere della Muncipalità di Pianura. «Sono sbalordito - dice - nel leggere le dichiarazioni del consigliere comunale Marco Nonno. Il tentativo di additarmi tra i partecipanti alle proteste accostandomi a fantasiosi complotti politici, sono vere e proprie menzogne che offendono la mia onorabilità e di cui mi riservo ogni azione a tutela. Vorrei che all'epoca non ero ancora consigliere municipale e che mi avvicinai, come tanti cittadini onesti di Pianura, solo durante la prima fase delle proteste civili e pacifiche. Appena ebbi modo di verificare che le proteste assumevano una veste violenta, insospettito da strane situazioni, abbandonai i luoghi della rivolta».

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